Torna il libro sulla manipolazione informativa.Censura 2008 è il l'ultimo libro edito dal gruppo "Project Censored", osservatorio permanente sullo stato della censura nel mondo. Si tratta di un libro che non affronta la censura dal punto di vista analitico, ma sottolinea le notizie piu' nascoste dai Mass Media nel 2007.PeaceReporter - Censura 2008 è il l'ultimo libro edito dal gruppo "Project Censored", osservatorio permanente sullo stato della censura nel mondo. Si tratta di un libro che non affronta la censura dal punto di vista analitico, ma sottolinea le notizie più nascoste dai mass media nel 2007. Se si applica una breve analisi geopolitica alle dieci più palesi negazioni di visibilità, se ne deduce una forte componente politica. Nonostante Project Censored dedichi le sue maggiori attenzioni agli Stati Uniti, la situazione risulta per tratti simili a quella italiana, dove il potere politico che dovrebbe essere criticato e descritto dai Media, viene invece controllato, influenzando la percezione della realtà alla popolazione. Ogni notizia censurata è seguita da paragrafi di aggiornamento: un segnale positivo deriva infatti dall'uso di Internet; mezzo necessario a raggiungere una massa critica attorno ad alcune notizie, sufficiente a far riflettere sempre più persone sullo stato della censura nel proprio paese. Analizzando le tecniche di censura, due comportamenti meno palesi vengono affiancati alla nota "negazione della notizia": la minimizzazione e le VNR (Video News Release). La minimizzazione è l'arte di dedicare spazi enormi a notizie di bassa rilevanza sociale, circondarli da una nuvola di notizie rilevanti per il paese, minimizzate e parziali. In questo modo non si può essere tacciati di censura, poiché' censura non c'è stata, nonostante non ci sia stata informazione. Le VNR sono video prodotti da società di Public Relation, girati con lo stile di un servizio giornalistico e senza una notazione esplicita della natura pubblicitaria dello stesso. Risultano essere il modo più usato per diffondere notizie false.
In Italia i VNR non esistono, esiste un'informazione notoriamente più "di parte", al punto di aspettarsi che la stessa notizia ripresa da differenti Media offrano una verità differente tra loro. Questo è dovuto ai finanziamenti partitici verso la stampa ed al duopolio Rai-Mediaset.
Dal punto di vista tecnico-censorio, in Italia esiste la minimizzazione, la spettacolarizzazione delle situazioni cruente e lo sciacallaggio emozionale. Censura 2008 fa uso delle "top ten" per organizzare la propria cronaca. Le dieci notizie censurate, le più distorte, ma anche una classifica di segnali di miglioramento, istruttivi esempi di sforzi comunitari atti a risolver problemi, che risultano, sempre meno discussi in ambito televisivo nazionale (eccetto il giorno di Natale, quando misteriosamente il mondo sembra migliorare). I comportamenti dei media non vengono semplicemente accettati per quello che sono, ma sono sviscerati nei capitoli finali. Ad esempio: "Come proteggere i bambini dal crescente potere dei media". Dove per potere non si parla di sharing e monopolio, ma di influenza psicologica. L'uso sempre più frequente di violenza e spettacolarizzazione, miscelato ad un bombardamento pubblicitario, sta portando a vere mutazioni nello stile comportamentale giovanile. Ma questa influenza del comportamento: è negativa? E' positiva ? Poco importa, i media vendono stock di persone alle agenzie pubblicitarie, più sono attaccate al video e ricettive alla comunicazione e più hanno valore.
Su questo si basa l'industria dell'intrattenimento, e non c'è da stupirsi se del programma "10 giorni senza TV", se degli studi che dimostrano la negatività sociale di questa mutazione comportamentale, e se le leggi per la protezione dei bambini dai media vengano completamente taciute. Come se fosse assurdo mettere anche solo in discussione che una comunicazione basata sulla violenza e sulla spettacolarizzazione possa avere degli effetti negativi nell'integrazione sociale degli individui. Analizzando ad un livello più ampio le notizie censurate, si rilevano caratteristiche comuni: I comportamenti bancari scorretti nei confronti del mercato internazionale, l'erosione dei diritti dei cittadini al fine di garantire al governo un potere maggiore, copertura degli interessi delle multinazionali. Questi sono i contenuti più spesso vittime di censura, ma esistono delle fonti più spesso censurate di altre? L'immaginario collettivo potrebbe far pensare che i giornalisti freelance, ricercatori indipendenti dalle lobby e indagini autodidatte siano le sorgenti informative più soggette al silenzio, ma non è così: anche una notizia istituzionale, come che l'FBI non considera Osama Bin Laden collegato ai dirottamenti aerei dell'11 settembre, non avendo alcuna prova attendibile per farlo, è stata "ignorata"... Nonostante sia stata la connessione necessaria a muovere guerra in Afghanistan. Nonostante sia stata anche la connessione riciclata per muovere guerra in Iraq.
La guerra in Iraq accentra una varietà di notizie censurate. Dal Vietnam in poi é noto che un po' di disinformazione sia parte del programma militare (per approfondire), ma l'uso di armi non consentite dalla convenzione di Ginevra su civili, l'uso della tortura sui prigionieri, l'impunità per chi la applica, l'uso di mercenari privati, di condizioni simili allo schiavismo per le operare di ricostruzione, sono quel genere di notizie che nel 2007 i media hanno spesso identificato come "poco rilevanti per la popolazione". Gli ultimi due capitoli transitano dalla cronaca giornalistica all'analisi della censura: analizzano il mercato dei media, i legami all'economia ad agli interessi privati; analizzano l'applicazione della censura sulla coscienza collettiva, dove risulta evidente come il significato di "comunicazione di massa" sia a tutti gli effetti una forma di informazione destinata a milioni di individui in diverse condizioni, ma tutti da convincere della stessa idea.
In virtù di questa caratteristica le analisi devono essere rapportate a gruppi, e non a singoli, tenendo in considerazione statistiche di gradimento, percezione pubblica, distorsioni parziali e diffuse, passaparola, paura, preoccupazione, speranze, illusioni, e disinteresse nell'approfondire la verità. Questa considerazione rimane il punto fermo a contrasto della censura. Può essere che in un ambito governativo più onesto esistano leggi che forzino l'imparzialità dei media, necessario al ruolo di cronisti della storia e non delle strategie aziendali, ma queste leggi, accorgimenti, e percezioni di pericolo non ci sono. La ricerca del vero deve essere uno stimolo, saziabile solo con tempo, voglia, strumenti, conoscenza e confronto. Censura 2008 dà una visione riguardo lo status censorio degli Stati Uniti, ma quello che Project Censored stimola a raggiungere è una costruttiva diffidenza riguardo le fonti convenzionali, uno stimolo a cercare correlazioni di informazioni e soprattuto a "non dimenticare" qualcosa di incivile e gravoso, solo perché è avvenuto mesi o anni prima, o questa tendenza contribuirà alla lunga a sdoganare comportamenti inaccettabili nella società civile. Cosa che già avviene, anche se non ci viene detto.
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