giovedì, maggio 26, 2022
When murderers are also victims

di Sagida Syed

Salvador Ramos and Vadim Shishimarin couldn’t have been different but they were united, thousands of miles apart in their tragic destiny of murders and deaths. 

The first one died on the 24th of May after shooting 19 children and 2 teachers at a Texas elementary school; the second killed a 62 year old man in the Ukraine-Russia conflict and, on May 23th , he was given a life sentence in a Kyiv court. 

Vadim is 21 and Salvador (not really a case of “nomen omen”, as the Romans use to say) was 18. They both had access to weapons.


The Russian fought a “real” war, something that was probably forced upon him. The American fought a war that was probably only in his head. No mercy for them but, who are we to judge? Who is responsible for these horrible crimes? How can two young boys commit such terrible murders? It is far too easy to blame them, to wash our hands just like Pontius Pilate once did.

I dare say we all are responsible:
the parents, who preferred to leave them alone with their phones when these kids were growing and forming their young minds; the politicians, who let them use guns for whatever reasons; the society, which bombards our youngsters with violent messages. Us, the generation who grew in the comfort of an easy life where everything we wanted was at an easy reach, where economy substituted values, where machines substituted humans. We should all be ashamed for the fate of these two young men. 

Yesterday and the day before we lost two children, everybody’s children, we lost two young lives and we lost the lives of the people who succumbed under their guns. 

We should all be ashamed. There is blood in our hands too. We should pay for their sins too. 

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 "Una generazione persa"

 Quando anche gli assassini sono vittime

di Sagida Syed

Salvador Ramos e Vadim Shishimarin non avrebbero potuto essere diversi, ma erano uniti, a migliaia di chilometri di distanza nel loro tragico destino di omicidi e morti. Il primo è morto il 24 maggio dopo aver sparato a 19 bambini e 2 insegnanti in una scuola elementare del Texas; il secondo ha ucciso un uomo di 62 anni nel conflitto Ucraina-Russia e, il 23 maggio, è stato condannato all'ergastolo in un tribunale di Kiev. Vadim ha 21 anni e Salvador (non proprio un caso di “nomen omen”, come usano dire i romani) ne aveva 18. Entrambi avevano accesso alle armi.

Il russo ha combattuto una "vera" guerra, qualcosa che probabilmente gli è stata imposta.

L'americano ha combattuto una guerra che probabilmente era solo nella sua testa.
Nessuna pietà per loro, ma chi siamo noi per giudicare? Chi è responsabile di questi crimini orribili? Come possono due ragazzini commettere omicidi così terribili? È fin troppo facile biasimarli, lavarci le mani proprio come faceva una volta Ponzio Pilato.

Oserei dire che siamo tutti responsabili: i genitori, che hanno preferito lasciarli soli con i loro telefoni quando questi ragazzi stavano crescendo e formando le loro giovani menti; i politici, che per qualsiasi ragione gli permettono di usare le armi; la società, che bombarda i nostri ragazzi con messaggi violenti. Noi, la generazione che è cresciuta nella comodità di una vita facile dove tutto ciò che volevamo era a portata di mano, dove l'economia ha sostituito i valori, dove le macchine hanno sostituito gli esseri umani. Dovremmo tutti vergognarci per la sorte di questi due giovani. Ieri e il giorno prima abbiamo perso due bambini, figli di tutti, abbiamo perso due giovani vite e abbiamo perso la vita delle persone che hanno ceduto sotto le loro pistole. Dovremmo vergognarci tutti.

C'è sangue anche nelle nostre mani. Dovremmo pagare anche per i loro peccati.


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