In Svizzera, i cittadini ticinesi sono chiamati questa domenica alle urne per un referendum promosso per inserire nella Costituzione una norma sul divieto di nascondere il volto nei luoghi pubblici e in quelli aperti al pubblico: quindi un divieto di indossare in questi luoghi indumenti come il burqa.
Radio Vaticana - Daniel Ienciu ha chiesto a mons. Pier Giacomo Grampa, vescovo di Lugano, un commento su questa iniziativa:
R. – Questa iniziativa è frutto di frange minime di popolazione che vivono di paura, di ansia, che si contrappongono alla presenza musulmana nel Paese ingigantendo problemi che non ci sono… Hanno preso di mira proprio il burqa: se ne vedranno tre-quattro all’anno portato da turisti e neanche da islamici che risiedono tra noi… L’ideale sarebbe di votare ‘no’, per cui io ho deciso di sostenere il controprogetto del Parlamento che prevede di rinforzare una legge per la sicurezza pubblica, all’interno della quale fare rientrare anche un’attenzione contro il velamento del volto in luoghi pubblici. La mediazione del controprogetto parlamentare mi pare in concreto la soluzione più saggia da perseguire.
D. – Se il Gran Consiglio dovesse accogliere l’iniziativa, i ticinesi sarebbero i primi in Svizzera a votare sulla proibizione del velo integrale. Cosa ne pensa?
R. – Noi continueremo, almeno da parte nostra, ad avere questo atteggiamento di serenità, di obiettività, di positività, di confronto e di proposte positive, non negative e proibitive come questa dell’iniziativa popolare costituzionale. Sarebbe grave se passasse questa. Speriamo passi il controprogetto legislativo…
Radio Vaticana - Daniel Ienciu ha chiesto a mons. Pier Giacomo Grampa, vescovo di Lugano, un commento su questa iniziativa:
R. – Questa iniziativa è frutto di frange minime di popolazione che vivono di paura, di ansia, che si contrappongono alla presenza musulmana nel Paese ingigantendo problemi che non ci sono… Hanno preso di mira proprio il burqa: se ne vedranno tre-quattro all’anno portato da turisti e neanche da islamici che risiedono tra noi… L’ideale sarebbe di votare ‘no’, per cui io ho deciso di sostenere il controprogetto del Parlamento che prevede di rinforzare una legge per la sicurezza pubblica, all’interno della quale fare rientrare anche un’attenzione contro il velamento del volto in luoghi pubblici. La mediazione del controprogetto parlamentare mi pare in concreto la soluzione più saggia da perseguire.
D. – Se il Gran Consiglio dovesse accogliere l’iniziativa, i ticinesi sarebbero i primi in Svizzera a votare sulla proibizione del velo integrale. Cosa ne pensa?
R. – Noi continueremo, almeno da parte nostra, ad avere questo atteggiamento di serenità, di obiettività, di positività, di confronto e di proposte positive, non negative e proibitive come questa dell’iniziativa popolare costituzionale. Sarebbe grave se passasse questa. Speriamo passi il controprogetto legislativo…
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.