Vescovi e governo di Londra: occasione storica per la società britannica. E’ quanto annunciato dalla Regina Elisabetta II attraverso un comunicato di Buckingam Palace.
Radio Vaticana - Sul viaggio apostolico, il primo di un Papa in terra britannica con lo status di “visita di Stato”, si è tenuta a Londra una conferenza stampa congiunta del governo e delle Conferenze episcopali di Scozia, Inghilterra e Galles. Il servizio di Alessandro Gisotti (ascolta):
“Un’opportunità senza precedenti per rafforzare i legami tra il Regno Unito e la Santa Sede sulle iniziative globali” e per valorizzare “l’importante ruolo della fede nel creare forti comunità”. E’ quanto sottolineato nella conferenza stampa di annuncio e presentazione del viaggio di Benedetto XVI nel Regno Unito. Il Papa sarà ricevuto dalla Regina Elisabetta il 16 settembre nel Palazzo di Holyroodhouse ad Edimburgo, in Scozia. Il Pontefice, che è stato invitato a visitare la Gran Bretagna dalla Regina, terrà un discorso a Westminster rivolto alla società civile britannica. A Coventry celebrerà una solenne Messa in cui verrà beatificato il grande teologo John Henry Newman. Altri momenti forti della visita, è stato sottolineato nella conferenza, saranno una Messa a Glasgow, una veglia di preghiera a Londra, un incontro dedicato alla cultura e la visita all’arcivescovo di Canterbury e primate della Comunione anglicana a Lambeth. Il Papa pregherà inoltre con i leader delle altre confessioni cristiane nell’Abbazia di Westminster.
Il presidente della conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles e arcivescovo di Westminister, Vincent Nichols, si è detto fiducioso che la visita del Papa “incoraggerà ognuno ad aspirare ad una visione della vita” caratterizzata “dalla fiducia reciproca, dalla compassione e dalla verità”. Quindi, in un messaggio video, presente sul sito web ufficiale della visita (www.thepapalvisit-org.uk), ha sottolineato che per la prima volta un Pontefice viene invitato a visitare il Regno Unito dalla Regina:
R. – This is a deeply significant moment… “Questo – ha affermato mons. Nichols - è un momento profondamente significativo per l’intero Paese e naturalmente per la comunità cattolica”. Spero, ha aggiunto, “che mostrerà la comunità cattolica” come realmente capace di contribuire al benessere di questa nazione. “I cattolici - ha detto ancora il presule – possono appoggiare questa missione del Papa, ovviamente essendo presenti e volendo essere con lui, volendo salutarlo e pregare con lui, ma anche mostrando, nel modo in cui facciamo ogni cosa, la gioia che viene dalla nostra fede”.
E di “visita storica” in “un momento importante”, ha parlato anche il segretario di Stato della Scozia, Jim Murphy, ministro incaricato dal governo per la preparazione del viaggio. Ha così messo l’accento sull’influenza che il Papa e la Santa Sede “hanno in aree come lo sviluppo internazionale” e “la relazione tra le religioni”. Dal canto suo, il cardinale Keith O’ Brien, arcivescovo di St. Andrews ed Edimburgo, presidente della Conferenza episcopale scozzese, si è detto sicuro che il Papa sarà ricevuto in modo caloroso non solo dai cattolici ma da tutti i cittadini, anche di altre fedi. Ha così ricordato l’insegnamento di Benedetto XVI sulle radici cristiane dell’Europa. “Il mio auspicio – ha affermato il porporato – è che tutti noi possiamo aprire i nostri cuori alle sue parole”. Uno dei temi della visita, è stato rimarcato nella conferenza stampa, saranno le relazioni tra le Chiese cristiane come anche tra le altre religioni. Giovanni Paolo II aveva visitato la Gran Bretagna nel 1982. Non si trattava però di una visita di Stato. Nello stesso anno, furono allacciate relazioni diplomatiche piene tra Santa Sede e Regno Unito.
Radio Vaticana - Sul viaggio apostolico, il primo di un Papa in terra britannica con lo status di “visita di Stato”, si è tenuta a Londra una conferenza stampa congiunta del governo e delle Conferenze episcopali di Scozia, Inghilterra e Galles. Il servizio di Alessandro Gisotti (ascolta):“Un’opportunità senza precedenti per rafforzare i legami tra il Regno Unito e la Santa Sede sulle iniziative globali” e per valorizzare “l’importante ruolo della fede nel creare forti comunità”. E’ quanto sottolineato nella conferenza stampa di annuncio e presentazione del viaggio di Benedetto XVI nel Regno Unito. Il Papa sarà ricevuto dalla Regina Elisabetta il 16 settembre nel Palazzo di Holyroodhouse ad Edimburgo, in Scozia. Il Pontefice, che è stato invitato a visitare la Gran Bretagna dalla Regina, terrà un discorso a Westminster rivolto alla società civile britannica. A Coventry celebrerà una solenne Messa in cui verrà beatificato il grande teologo John Henry Newman. Altri momenti forti della visita, è stato sottolineato nella conferenza, saranno una Messa a Glasgow, una veglia di preghiera a Londra, un incontro dedicato alla cultura e la visita all’arcivescovo di Canterbury e primate della Comunione anglicana a Lambeth. Il Papa pregherà inoltre con i leader delle altre confessioni cristiane nell’Abbazia di Westminster.
Il presidente della conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles e arcivescovo di Westminister, Vincent Nichols, si è detto fiducioso che la visita del Papa “incoraggerà ognuno ad aspirare ad una visione della vita” caratterizzata “dalla fiducia reciproca, dalla compassione e dalla verità”. Quindi, in un messaggio video, presente sul sito web ufficiale della visita (www.thepapalvisit-org.uk), ha sottolineato che per la prima volta un Pontefice viene invitato a visitare il Regno Unito dalla Regina:
R. – This is a deeply significant moment… “Questo – ha affermato mons. Nichols - è un momento profondamente significativo per l’intero Paese e naturalmente per la comunità cattolica”. Spero, ha aggiunto, “che mostrerà la comunità cattolica” come realmente capace di contribuire al benessere di questa nazione. “I cattolici - ha detto ancora il presule – possono appoggiare questa missione del Papa, ovviamente essendo presenti e volendo essere con lui, volendo salutarlo e pregare con lui, ma anche mostrando, nel modo in cui facciamo ogni cosa, la gioia che viene dalla nostra fede”.
E di “visita storica” in “un momento importante”, ha parlato anche il segretario di Stato della Scozia, Jim Murphy, ministro incaricato dal governo per la preparazione del viaggio. Ha così messo l’accento sull’influenza che il Papa e la Santa Sede “hanno in aree come lo sviluppo internazionale” e “la relazione tra le religioni”. Dal canto suo, il cardinale Keith O’ Brien, arcivescovo di St. Andrews ed Edimburgo, presidente della Conferenza episcopale scozzese, si è detto sicuro che il Papa sarà ricevuto in modo caloroso non solo dai cattolici ma da tutti i cittadini, anche di altre fedi. Ha così ricordato l’insegnamento di Benedetto XVI sulle radici cristiane dell’Europa. “Il mio auspicio – ha affermato il porporato – è che tutti noi possiamo aprire i nostri cuori alle sue parole”. Uno dei temi della visita, è stato rimarcato nella conferenza stampa, saranno le relazioni tra le Chiese cristiane come anche tra le altre religioni. Giovanni Paolo II aveva visitato la Gran Bretagna nel 1982. Non si trattava però di una visita di Stato. Nello stesso anno, furono allacciate relazioni diplomatiche piene tra Santa Sede e Regno Unito.
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