Missione significa impegno quotidiano contro la “violenza” e l’“arbitrio”, per costruire un Paese dove le persone “siano in pace con se stesse e con il prossimo”: è il messaggio che, sulla base delle riflessioni del recente Sinodo dei vescovi per l’Africa, arriva dall’Assemblea plenaria dell’associazione dei Superiori maggiori (Asuma).
Radio Vaticana - I lavori dell'Assemblea si sono svolti a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, dall’8 al 15 novembre scorsi. L'incontro - si sottolinea nel documento ripreso dalla Misna - si è tenuto dopo un Sinodo durante il quale i padri sinodali, pur apprezzando i progressi realizzati nel continente in diversi ambiti, hanno con coraggio analizzato i mali che consumano l’Africa; hanno distinto le vere responsabilità, non soltanto dei Paesi e delle società straniere ma anche dei nostri stessi fratelli, figli e figlie di un’Africa minacciata dalla miseria e dal caos”. Nel testo i Superiori maggiori ricordano il tema del Sinodo, “La Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace: voi siete il sale della terra e la luce del mondo”. Si ricordano soprattutto le ferite della Repubblica democratica del Congo, un Paese ancora ostaggio di “violenze e arbitrio”, dove è necessario più che mai lottare contro "il virus dell’esclusione attraverso il tribalismo e i gruppi fondati sull’interesse egoistico”.
In questo contesto, dove dramma e speranze stanno l'uno accanto all'altra, i missionari chiedono di “lavorare per un Paese dove le persone siano in pace con se stesse e con il prossimo, in dialogo franco e sincero tra loro”.
Radio Vaticana - I lavori dell'Assemblea si sono svolti a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, dall’8 al 15 novembre scorsi. L'incontro - si sottolinea nel documento ripreso dalla Misna - si è tenuto dopo un Sinodo durante il quale i padri sinodali, pur apprezzando i progressi realizzati nel continente in diversi ambiti, hanno con coraggio analizzato i mali che consumano l’Africa; hanno distinto le vere responsabilità, non soltanto dei Paesi e delle società straniere ma anche dei nostri stessi fratelli, figli e figlie di un’Africa minacciata dalla miseria e dal caos”. Nel testo i Superiori maggiori ricordano il tema del Sinodo, “La Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace: voi siete il sale della terra e la luce del mondo”. Si ricordano soprattutto le ferite della Repubblica democratica del Congo, un Paese ancora ostaggio di “violenze e arbitrio”, dove è necessario più che mai lottare contro "il virus dell’esclusione attraverso il tribalismo e i gruppi fondati sull’interesse egoistico”.In questo contesto, dove dramma e speranze stanno l'uno accanto all'altra, i missionari chiedono di “lavorare per un Paese dove le persone siano in pace con se stesse e con il prossimo, in dialogo franco e sincero tra loro”.
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