giovedì, luglio 16, 2009
Il giovane originario del Burkina Faso fu ammazzato a sprangate a Milano


Peacereporter - Fausto e Daniele Cristofoli, padre e figlio, sono stati condannati a 15 anni e 4 mesi di reclusione per essere i colpevoli dell'assassinio di Abdul Salam Guiebre, conosciuto come Abba, giovane italiano originario del Burkino Faso, ucciso a sprangate la notte del 14 settembre scorso a Milano. Il pubblico ministero aveva chiesto per i due assassini una pena detentiva pari a 16 anni e 8 mesi. Secondo la ricostruzione degli avvenimenti fatta dai due condannati Abba avrebbe rubato un pacchetto di biscotti dal bancone del bar che Fausto e Daniele Cristofoli gestivano e per questo sarebbe stato inseguito e massacrato di botte. La famiglia Cristofoli ha offerto ai genitori di Abba centomila euro a titolo di risarcimento ma gli avvocati difensori della famiglia Guiebre ne chiedono 900.

Immediate le reazioni dei familiari del giovane. "Sono troppo addolorata par parlare - ha fatto sapere la mamma del ragazzo ucciso - Abba era un ragazzo a cui tutti volevano bene e che non si può dimenticare". Anche una delle sorelle di Abba ha voluto parlare davanti alle telecamere. "Fino a oggi credevo nella giustizia ma la giustizia oggi mi ha fatto crollare a terra. Sono troppo pochi gli anni a cui sono stati condannati". Un'altra delle sorelle del giovane ucciso, presente durante la lettura della sentenza ha tenuto a precisare: " Mio fratello è stato ucciso per razzismo. Io ho guardato in faccia gli assassini e e ho capito che non si sono pentiti. Bisognava condannarli fino alla fine dei loro vita e buttare la chiave".

L'amarezza per la condanna "troppo mite" esce dalle parole di tutti i parenti di Abba. Uno dei suoi cugini sperava in una condanna all'ergastolo. " E' una faccenda che si risolta troppo velocemente. Forse organizzeremo una manifestazione per far capire alla gente che non è stata una sentenza giusta. Volevamo l'ergastolo".

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