mercoledì, gennaio 07, 2009
La crisi umanitaria è sempre più profonda. Colpite 3 scuole Onu e uccisi oltre 70 palestinesi. Secondo l’esercito israeliano da quella scuola sparavano i militanti di Hamas.

AsiaNews – Israele e Hamas stanno studiando la proposta di un cessate-il-fuoco per Gaza, proposta dall’Egitto al Consiglio di sicurezza Onu, che trova favorevoli Stati Uniti ed Europa. Intanto la crisi umanitaria nella Striscia diviene più acuta. Il premier israeliano Olmert ha annunciato stamane che Israele aprirà un corridoio umanitario. Il governo si è riunito stamane alle 9 per discutere il futuro delle operazioni militari e vi sono segnali che l’esercito israeliano si stia ritirando da Khan Younes, nel sud della Striscia.

Ieri l’artiglieria israeliana ha bombardato 3 scuole dirette dall’agenzia Onu per i rifugiati (Unrwa), utilizzate come luogo di rifugio da intere famiglie. L’attacco più sanguinoso, quella vicino a Jabalyia, ha fatto 43 morti, secondo fonti palestinesi. L’Onu, in un comunicato dice che i morti sono 30 e i feriti 55. Altre 5 persone hanno perso la vita nell’attacco contro altre 2 scuole a Khan Younes, mentre un’intera famiglia (almeno 12 membri, di cui 7 bambini) è stata falcidiata dai bombardamenti.

L’esercito israeliano si difende – almeno per le uccisioni di Jabalyia – dicendo di avere le prove che dalla scuola sono partiti dei tiri di obice.

Il segretario Onu Ban Ki-moon ha condannato gli attacchi contro le scuole e domanda con insistenza la fine delle violenze da ambo le parti.

Il cessate-il-fuoco sembra improbabile a causa delle richieste dei due fronti. Israele domanda la fine dei lanci di razzi e il blocco del contrabbando di armi e militanti dall’Egitto. Hamas esige la fine del blocco di Gaza e dei raid aerei.

La proposta egiziana suggerisce di porre a Gaza una forza internazionale per vigilare sul cessate-il-fuoco e sul contrabbando dall’Egitto, aprendo alcune vie di passaggio. Essa è appoggiata anche dal presidente dell'Autorità palestinese Abou Mazen.

Più di 600 palestinesi sono morti da quando Israele ha lanciato l’offensiva 12 giorni fa. Personalità palestinesi affermano che fra i morti vi sono almeno 195 bambini.

Le vittime israeliane finora sono 10: 6 fra i militari e 4 civili.

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