sabato, gennaio 31, 2009
Agenzia Misna - Aperto ufficialmente mercoledì con una festosa e affollata marcia che dal porto di Belem, è giunta fino alla Praca di Sao Bras, il IX Forum sociale mondiale riunisce fino a domenica nella capitale dello stato amazzonico brasiliano di Pará decine di migliaia di delegati provenienti da più di 4000 movimenti, popoli indigeni, sindacati, realtà della società civile, ong e chiese. Ospitato presso le università Federal do Pará (Ufpa) e Federal Rural da Amazônia. (Ufra) – si legge nella presentazione ufficiale dell’evento – il Forum, è uno spazio aperto, plurale, diversificato, non governativo e non di parte che stimola la discussione, e la riflessione, decentrata per costruire esperienze di scambio ed alleanze tra i movimenti e le organizzazioni impegnate in azioni concrete per un mondo più giusto e democratico. Milioni di donne e uomini, organizzazioni, reti, sindacati in tutto il mondo, con tutta la ricchezza della loro pluralità e diversità e le loro alternative e proposte, si battono contro il neoliberismo, la guerra, il colonialismo, il razzismo e il patriarcato; affrontano da anni crisi ed emergenze sociali, ambientali, economiche e finanziarie grazie all'autorganizzazione popolare, dal basso. Le prime tre edizioni del Forum, cosi come la quinta, si sono tenute a Porto Alegre (Stato di Rio Grande di Sul, Brasile) nel 2001, 2002, 2003 e 2005. Nel 2004 l'evento mondiale ha raggiunto per la prima volta l'India, e nel 2006, in una costante espansione, il Fsm è stato decentrato e si è tenuto in tre paesi di diversi continenti: Mali (Africa), Pakistan (Asia) e Venezuela (Americhe). Nel 2007 si è tornati ad un formato centralizzato e si è tenuto in Kenya (Africa). Nel 2008, per evidenziare questo processo, è stata organizzata una Giornata mondiale di Azione e mobilitazione il 26 gennaio, nell'ambito della quale si sono tenute oltre 800 attività ed azioni autogestite in più di 80 paesi. Per il 2009 è stato deciso di tornare in Brasile, dove le tante possibili risposte dal basso alla crisi globale - economica, finanziaria, ambientale e alimentare - saranno presentate nella particolare prospettiva dei movimenti indigeni. Il Consiglio Internazionale del Fsm ha deciso di celebrare la nona edizione del Forum a Belém nel cuore profondo dell'Amazzonia - che abbraccia nove Paesi come la Bolivia, il Brasile, la Colombia, l'Ecuador, la Guyana, il Perù, il Suriname e il Venezuela - perché è molto più di territorio: è già di per sé la protagonista della manifestazione. Dopo la Giornata Pan-Amazzonica del 28 gennaio, i giorni 29,30 e 31 sono dedicati alle attività autogestite, con uno spazio anche per l’incontro con i presidenti di Brasile, Bolivia, Paraguay, Ecuador e Venezuela per un dibattito sulle sfide dell’America Latina. Domani, 1° febbraio, la cerimonia di chiusura sarà preceduta dalle assemblee tematiche in cui i partecipanti faranno il punto sui temi trattati.


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