La Santa Sede invoca giustizia.
PapaBoys - A Mosca, nella serata di martedi’, sono stati trovati uccisi due gesuiti, il russo Otto Messmer e l'ecuadoriano Victor Betancourt. Lo annuncia una nota della Conferenza episcopale russa diffusa dalla sala stampa vaticana, in cui si esprime anche la speranza che ''gli organi della giustizia russi siano in grado di scoprire i criminali, e che il tribunale e la societa' pronuncino nei confronti dei loro delitti un giudizio giuridico e morale obiettivo''. I due gesuiti sono stati trovati morti in un appartamento della Compagnia di Gesu' in via Petrovka, nel centro di Mosca. Messmer era nato nel '61 e Betancourt nel '66. Entrambi collaboravano alla attivita' della Chiesa di San Luigi dei francesi a Mosca. I funerali sono stati celebrati nella Cattedrale dell’Immacolata Concezione a Mosca dall'Arcivescovo Paolo Pezzi. ''La Chiesa cattolica russa - afferma la nota diffusa in Vaticano - ha subito una grave perdita''. ''La Chiesa - si legge in un passaggio ulteriore - prega per coloro che hanno commesso questo terribile crimine, affinche' il Signore conceda loro la grazia del pentimento. L'assassinio di una persona e' un peccato grave, orribile, e chiunque lo commetta deve subire il giusto castigo. La Chiesa spera che gli organi della giustizia russi siano in grado di scoprire i criminali, e che il tribunale e la societa' pronuncino nei confronti dei loro delitti un giudizio giuridico e morale obiettivo''.
Una nota del direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, anch’egli gesuita, aggiunge inoltre che ''l'uccisione violenta sembra sia stata attuata con oggetti contundenti'' e che ''l'aggressione a padre Betancourt risale verosimilmente alla fine della settimana scorsa. Infatti Domenica non era andato a celebrare Messa come d'abitudine; Messmer invece si trovava all'estero ed e' tornato a Mosca lunedi' sera e verosimilmente e' stato ucciso al suo rientro''.
PapaBoys - A Mosca, nella serata di martedi’, sono stati trovati uccisi due gesuiti, il russo Otto Messmer e l'ecuadoriano Victor Betancourt. Lo annuncia una nota della Conferenza episcopale russa diffusa dalla sala stampa vaticana, in cui si esprime anche la speranza che ''gli organi della giustizia russi siano in grado di scoprire i criminali, e che il tribunale e la societa' pronuncino nei confronti dei loro delitti un giudizio giuridico e morale obiettivo''. I due gesuiti sono stati trovati morti in un appartamento della Compagnia di Gesu' in via Petrovka, nel centro di Mosca. Messmer era nato nel '61 e Betancourt nel '66. Entrambi collaboravano alla attivita' della Chiesa di San Luigi dei francesi a Mosca. I funerali sono stati celebrati nella Cattedrale dell’Immacolata Concezione a Mosca dall'Arcivescovo Paolo Pezzi. ''La Chiesa cattolica russa - afferma la nota diffusa in Vaticano - ha subito una grave perdita''. ''La Chiesa - si legge in un passaggio ulteriore - prega per coloro che hanno commesso questo terribile crimine, affinche' il Signore conceda loro la grazia del pentimento. L'assassinio di una persona e' un peccato grave, orribile, e chiunque lo commetta deve subire il giusto castigo. La Chiesa spera che gli organi della giustizia russi siano in grado di scoprire i criminali, e che il tribunale e la societa' pronuncino nei confronti dei loro delitti un giudizio giuridico e morale obiettivo''.
Una nota del direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, anch’egli gesuita, aggiunge inoltre che ''l'uccisione violenta sembra sia stata attuata con oggetti contundenti'' e che ''l'aggressione a padre Betancourt risale verosimilmente alla fine della settimana scorsa. Infatti Domenica non era andato a celebrare Messa come d'abitudine; Messmer invece si trovava all'estero ed e' tornato a Mosca lunedi' sera e verosimilmente e' stato ucciso al suo rientro''.
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