venerdì, giugno 27, 2008

Agenzia Misna - La Corea del Nord ha reso pubblico l’atteso rapporto sullo stato delle sue attività nucleari, elemento centrale del negoziato per la normalizzazione dei rapporti con la comunità internazionale dopo la ‘crisi nucleare’ cominciata nel 2002, quando gli Stati Uniti hanno accusato Pyongyang di lavorare alla creazione di armi atomiche. A febbraio dello scorso anno il governo della Corea del Nord era giunto ad un accordo con gli altri membri della cosiddetta ‘conferenza a sei’ (Cina, Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone e Russia) per lo smantellamento del suo programma nucleare in cambio di aiuti energetici ed economici. La consegna del rapporto era attesa per dicembre dello stesso anno, ma il governo nordcoreano aveva riacceso dispute e polemiche, soprattutto nei confronti degli Stati Uniti, rimandando la pubblicazione. I membri della conferenza hanno 45 giorni per valutare i contenuti del documento di 60 pagine. Come gesto di impegno nel programma di smantellamento nucleare, Pyongyang ha invitato rappresentanti diplomatici e dell’informazione dei cinque paesi coinvolti nel negoziato alla demolizione di domani della torre di raffreddamento dell’unico reattore nordcoreano a Yongbyon (la cui attività era già stata fermata nel luglio dello scorso anno). L’amministrazione di Washington ha fatto sapere che se convinta dal contenuto del rapporto è pronta a sollevare le sanzioni contro la Corea del Nord e a cancellarla dai paesi dell’ “asse del male”, in cui il presidente George W. Bush aveva incluso anche la nazione asiatica insieme a Iraq e Iran, tutte accusate di possesso di armi di distruzione di massa, alla vigilia dell’avvio della guerra internazionale al terrorismo. [BF]



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