Crisi alimentare: i prezzi non scenderanno per i prossimi dieci anni

venerdì, maggio 23, 2008

Crisi alimentare: i prezzi non scenderanno per i prossimi dieci anni

Agenzia Misna - I prezzi degli alimenti, saliti nel primo trimestre del 2008 del 53%, continueranno ad aumentare per almeno i prossimi dieci anni, sebbene a livelli inferiori di quelli attuali: lo si legge in un rapporto congiunto della Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) che sarà presentato il 29 maggio a Parigi, anticipato in stralci dal ‘Financial Times’. Il rapporto, intitolato "Agricultural Outlook 2008-2017", indica che, comparati a quelli del biennio 2005-2007, depurati dell'inflazione generale i prezzi di beni di prima necessità come il mais e l’olio di semi cresceranno rispettivamente del 15 e 33% entro il 2017. Per affrontare la crisi ed evitare una carestia planetaria, secondo Hafez Ghanem, vice-direttore generale del Dipartimento economico e sociale della Fao, “la produzione mondiale di cereali deve aumentare del 50% entro il 2030 e la produzione di carne dell’85%. Numeri enormi, ma non impossibili se il mondo aumenterà gli investimenti nell’agricoltura”. Secondo Ghanem il carovita mondiale mette a rischio la vita di 100 milioni di persone a cui si aggiungono gli 850 milioni che già si trovano in situazione di precarietà, il 60% dei quali vivono nell’Africa Subsahariana e in Asia meridionale. Nella sua pubblicazione biennale ‘Food Outlook’, la Fao ha riferito inoltre che nonostante una crescita record della produzione di cereali nel 2008, attualmente stimata in 2,192 miliardi di tonnellate, i paesi del Sud del mondo chiuderanno l’anno in corso con una spesa alimentare superiore al 40% rispetto al 2007. La crisi alimentare mondiale sarà, insieme ai cambiamenti climatici e alla cosiddetta bio-energia, al centro del vertice della Fao che si aprirà a Roma il 3 giugno. [FB]

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