No ai nuovi reattori 7 e 8. Dimissionato il presidente Tepco. Perdita di 15 miliardi di dollari per l'anno fiscale 2010. L'onda lunga dello tsunami dell'11 marzio è arrivata probabilmente oggi sulla Tepco, la compagnia che gestisce la centrale nucleare di Fukushima Daiichi.
GreenReport - La Tepco in un comunicato annuncia: «Oggi abbiamo tenuto una riunione del Consiglio di Amministrazione in cui si è deciso di smantellare le unità dall'1 al 4 e di abolire i piani per costruire le unità 7 e 8 nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi, gravemente danneggiata a causa del terremoto e del successivo tsunami. In particolare, lo scioglimento del fuel pellets ha causato danni significativi all'interno delle unità dall'1 al 4. Questo è stato seguito da una serie di esplosioni. Per questo, è stata presa la decisione di smantellarle. Inoltre, in considerazione dell'impatto sociale, per quanto riguarda la costruzione di ulteriori unità 7 e 8, riteniamo che sarebbe molto difficile farla accettare dai residenti locali e, pertanto, abbiamo deciso di abolire i nostri piani di costruzione. Per quanto riguarda le procedure di deposito delle domande al governo in relazione alla suddetta determinazione a disattivare e abolire, continueremo a consultarci con le pertinenti autorità di governo . Inoltre, i reattori delle unità 5 e 6 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, insieme ai reattori della centrale nucleare di Fukushima Daini, sono stati portati con successo ad un arresto a freddo. Tuttavia, un esame approfondito è ancora in corso. Per il momento, stiamo prendendo le misure necessarie in tempo utile per mantenere i reattori in cold shutdown».
Il comunicato della Tepco è un vero e proprio de profundis per il cadavere nucleare fumante di Fukushima Daiichi e probabilmente per tutto l'enorme complesso nucleare che si estenda all'altra centrale di Fukushima Daini. La rinuncia a costruire i due nuovi reattori già autorizzati è probabilmente la prima di una lunga serie che costringerà la già potentissima lobby atomica giapponese a rivedere tutti i suoi ambiziosi piani egemonici.
Molte teste sono già saltate e oggi è saltata una delle più importanti. Il consiglio di amministrazione della Tepco è stato un vero e proprio bagno di sangue: Il presidente della compagnia, Masataka Shimizu è stato dimissionato e sarà rimpiazzato dal managing director, Toshio Nishizawa.
La Tepco guarda con terrore alla probabile bancarotta, un disastro economico, dopo quello tecnico, che spaventa anche il governo giapponese e soprattutto chi ha chiesto risarcimenti e i contribuenti giapponesi che stanno vivendo un "classico" degli incidenti nucleari: i danni e i rimborsi sono a carico della collettività.
La Tepco prevede una perdita di 15 miliardi di dollari per l'anno fiscale 2010 che è terminato a marzo e mette già in conto le enormi spese provocate dalla catastrofe nucleare di Fukushima Daiichi. L'utility dovrà allocare 5 miliardi di dollari solo per la stabilizzazione dei reattori della centrale e poi dovrà smantellare, come promesso oggi, i 4 reattori più danneggiati, inoltre dovrà affrontare le spese per il riavvio di diverse centrali termoelettriche che non utilizzava più. In totale le perdite della catastrofe raggiungono i 12 miliardi di dollari (più o meno il costo di una nuova centrale nucleare con più reattori) ai quali vanno aggiunte le perdite precedenti, arrivando ad un totale di 14,7 miliardi di dollari, record storico per il colosso nucleare creato nel lontano 1951.
L'anno fiscale 2011 dovrebbe essere anche peggio : la Tepco dovrà contabilizzare gli indennizzi e i risarcimenti alle persone colpite dalla catastrofe nucleare e nessuno sa ancora quanto davvero saranno.
in un altro comunicato l'utility informa di una radicale ristrutturazione tecnica interna che la dice lunga sulla debolezza della struttura che ha affrontato la catastrofe nucleare: «In conformità alle nostre "Interim Business Operation and Rationalization Measures" annunciate oggi ristrutturiamo la nostra organizzazione interna come segue: 1. Istituzione del "Fukushima Daiichi Stabilization Center" al fine di soddisfare costantemente la "Road map verso il ripristino della centrale nucleare danneggiata di Fukushima Daiichi", istituiremo il "Fukushima Daiichi Stabilization Center" all'interno della the Nuclear Power & Plant Siting Division».
Per poter seguire la situazione in rapido mutamento il nuovo centro avrà sede nella regione di Hama-dori, vicino alla centrale nucleare di Fukushima Daini, nella prefettura di Fukushima, e sarà presieduto dal vice. La nuova struttura della Tepco condurrà studi tecnici sul sito e lavorerà direttamente per implementare le misure già pianificate per stabilizzare le centrali nucleari.
Il centro prevede 8 divisioni: "General Planning Department" per realizzare progressi nella gestione; "Cooling Project Department" per raffreddare io reattori e le piscine del combustibile esaurito; "Water
Treatment Project Department" per isolare/stoccare/trattare l'acqua contaminate; "Radiation Containment Project Department" per schermare le radiazioni; "Technical Support Department" per condurre in sicurezza la valutazione dei reattori; "Radiation Protection & Environment Department" per il monitoraggio ambientale; "Plant Infrastructure Department" per aumentare le misure per ripristinare l'energia e I sistemi di comunicazione; "Civil Architecture Department" per la manutenzione delle civil engineering facilities.
Il comunicato della Tepco è un vero e proprio de profundis per il cadavere nucleare fumante di Fukushima Daiichi e probabilmente per tutto l'enorme complesso nucleare che si estenda all'altra centrale di Fukushima Daini. La rinuncia a costruire i due nuovi reattori già autorizzati è probabilmente la prima di una lunga serie che costringerà la già potentissima lobby atomica giapponese a rivedere tutti i suoi ambiziosi piani egemonici.
Molte teste sono già saltate e oggi è saltata una delle più importanti. Il consiglio di amministrazione della Tepco è stato un vero e proprio bagno di sangue: Il presidente della compagnia, Masataka Shimizu è stato dimissionato e sarà rimpiazzato dal managing director, Toshio Nishizawa.
La Tepco guarda con terrore alla probabile bancarotta, un disastro economico, dopo quello tecnico, che spaventa anche il governo giapponese e soprattutto chi ha chiesto risarcimenti e i contribuenti giapponesi che stanno vivendo un "classico" degli incidenti nucleari: i danni e i rimborsi sono a carico della collettività.
La Tepco prevede una perdita di 15 miliardi di dollari per l'anno fiscale 2010 che è terminato a marzo e mette già in conto le enormi spese provocate dalla catastrofe nucleare di Fukushima Daiichi. L'utility dovrà allocare 5 miliardi di dollari solo per la stabilizzazione dei reattori della centrale e poi dovrà smantellare, come promesso oggi, i 4 reattori più danneggiati, inoltre dovrà affrontare le spese per il riavvio di diverse centrali termoelettriche che non utilizzava più. In totale le perdite della catastrofe raggiungono i 12 miliardi di dollari (più o meno il costo di una nuova centrale nucleare con più reattori) ai quali vanno aggiunte le perdite precedenti, arrivando ad un totale di 14,7 miliardi di dollari, record storico per il colosso nucleare creato nel lontano 1951.
L'anno fiscale 2011 dovrebbe essere anche peggio : la Tepco dovrà contabilizzare gli indennizzi e i risarcimenti alle persone colpite dalla catastrofe nucleare e nessuno sa ancora quanto davvero saranno.
in un altro comunicato l'utility informa di una radicale ristrutturazione tecnica interna che la dice lunga sulla debolezza della struttura che ha affrontato la catastrofe nucleare: «In conformità alle nostre "Interim Business Operation and Rationalization Measures" annunciate oggi ristrutturiamo la nostra organizzazione interna come segue: 1. Istituzione del "Fukushima Daiichi Stabilization Center" al fine di soddisfare costantemente la "Road map verso il ripristino della centrale nucleare danneggiata di Fukushima Daiichi", istituiremo il "Fukushima Daiichi Stabilization Center" all'interno della the Nuclear Power & Plant Siting Division».
Per poter seguire la situazione in rapido mutamento il nuovo centro avrà sede nella regione di Hama-dori, vicino alla centrale nucleare di Fukushima Daini, nella prefettura di Fukushima, e sarà presieduto dal vice. La nuova struttura della Tepco condurrà studi tecnici sul sito e lavorerà direttamente per implementare le misure già pianificate per stabilizzare le centrali nucleari.
Il centro prevede 8 divisioni: "General Planning Department" per realizzare progressi nella gestione; "Cooling Project Department" per raffreddare io reattori e le piscine del combustibile esaurito; "Water
Treatment Project Department" per isolare/stoccare/trattare l'acqua contaminate; "Radiation Containment Project Department" per schermare le radiazioni; "Technical Support Department" per condurre in sicurezza la valutazione dei reattori; "Radiation Protection & Environment Department" per il monitoraggio ambientale; "Plant Infrastructure Department" per aumentare le misure per ripristinare l'energia e I sistemi di comunicazione; "Civil Architecture Department" per la manutenzione delle civil engineering facilities.
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