venerdì, luglio 24, 2009
Un coordinamento di tutti gli Stati membri dell'Ue per migliorare la lotta al morbo di Alzheimer e ad altre malattie neurodegenerative: a sollecitarlo è la Commissione Europea.

Radio Vaticana - "Questi problemi sanitari e sociali comuni a tutta l'Europa - si legge in una nota diffusa oggi a Bruxelles - richiedono un coordinamento per garantire interventi efficaci di prevenzione, diagnosi, trattamento e cura per le persone che ne sono colpite". Per questo, "i Paesi europei sono anche invitati a condividere le proprie risorse”, “programmando per la prima volta insieme gli investimenti nella ricerca invece di farlo individualmente". "La popolazione europea invecchia - ha rimarcato il commissario alla Sanità, Androulla Vassiliou - e per questo dobbiamo unirci per capire meglio queste condizioni e prevenirle. Dobbiamo dimostrare la nostra solidarietà nei confronti delle persone affette da demenza mettendo in comune le buone prassi per curarle e rispettando i loro diritti e la loro dignità". Oggi in Europa sono più di 7 milioni le persone colpite dal morbo di Alzheimer e da altre patologie correlate e nei prossimi 20 anni si prevede che questo numero raddoppierà. Quattro le aree di azione proposte dalla Commissione: interventi tempestivi per diagnosticare la demenza e ridurne il rischio; migliore coordinamento delle attività di ricerca tra i Paesi dell'Ue; condivisione delle buone prassi e creazione di un forum di riflessione sui diritti, l'autonomia e la dignità dei pazienti. (R.G.)


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