mercoledì, luglio 22, 2009
Le Nazioni Unite hanno ricevuto la metà dei fondi promessi per il 2009 per affrontare crisi umanitarie e realizzare progetti di sviluppo, l’ammanco più grave della loro storia.

Agenzia Misna - Le dichiarazioni sono del Coordinatore degli aiuti umanitari John Holmes, precisando che la recessione economica internazionale, possibile motivo del calo di finanziamenti, è anche la causa di maggiori difficoltà e più bisogno di aiuto nei paesi poveri. Per il 2009 il bilancio fissato dai paesi donatori era stato complessivamente di 9,5 miliardi di dollari, ma a oltre metà anno resta ancora un ammanco di 4,8 miliardi, ha detto Holmes in una conferenza dopo una riunione a Ginevra con i rappresentanti dei 'donors' per fissare il prossimo bilancio; le persone da soccorrere, ha sottolineato, sono 43 milioni rispetto ai 23 milioni del 2008. A sentire di più le conseguenze di un calo negli stanziamenti saranno soprattutto i paesi già in situazione di crisi, in particolare Afghanistan, Repubblica democratica del Congo, Sudan, Zimbabwe e Somalia. Holmes ha detto di temere un calo di stanziamenti anche nel 2010, mentre un rapporto stilato dal suo ufficio sottolinea che senza aiuti umanitari internazionali e allo sviluppo, nei paesi più vulnerabili potranno aggravarsi i conflitti latenti, potrebbe insorgere una maggiore spinta migratoria e potrebbe diventare più grave la situazione alimentare.


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