Dal 12 al 13 giugno si sono riuniti a Lecce i Ministri dell’Economia del G8. In questa occasione, i Frati Minori, da sempre in prima linea nell’impegno per la giustizia, la pace e la solidarietà, hanno fatto giungere il proprio messaggio.
La lettera è stata consegnata alla Presidenza del Consiglio da Fr. Michael Anthony Perry, Vicario Generale dell’Ordine, da Fr. Vicente Felipe Tapia, Definitore Generale, da Fr. Roberto Ferrari, Ministro Provinciale della Lombardia e da Fr. Marino Porcelli, Ministro Provinciale del Lazio. Il gesto è particolarmente significativo, poiché il mittente è un Capitolo generale. Inoltre, è un gesto importante anche per tutti i credenti perché ci ricorda le responsabilità cui ognuno di noi è chiamato e a cui può, seppur in minima parte, far fronte. Siamo stati posti nel creato e siamo chiamati a salvaguardare i beni della terra e a trasmetterli alle generazioni future. Siamo chiamati a ristabilire e mantenere un’armonia, un equilibrio nel creato e fra il creato e l’essere umano che lo abita e, soprattutto, a veder riconosciuti i diritti inalienabili della persona umana posta al centro della storia e dell’economia.
Riportiamo qui di seguito il messaggio consegnato al sottosegretario alla Presidenza Bonaiuti
Capitolo Generale 2009: Ai Ministri dell’economia del G8
Ai Ministri dell’economia del G8
Noi Francescani, Frati Minori (Governo dell’Ordine, Ministri e Custodi), riuniti in Assisi per il 187° Capitolo generale in questo anno 2009, VIII centenario della fondazione del nostro Ordine, e provenienti da 110 Paesi del mondo in rappresentanza di 15.000 frati che condividono direttamente e concretamente le sorti dei nostri popoli, desideriamo inviare a Voi, Ministri dell’economia del G8, il saluto francescano di “pace e bene!” e un nostro fraterno, accorato messaggio.
Testimoniamo, nella nostra società, il non sufficiente riconoscimento di alcuni inalienabili diritti della persona umana a livello economico, sociale, culturale, civile e politico, tra i quali il diritto alla vita in ogni suo momento, alla libertà nelle sue molteplici manifestazioni, al lavoro e allo studio , i diritti della donna e dei bambini, senza trascurare il problema cruciale della disoccupazione e della mancanza di sostegno alle famiglie in difficoltà.
Constatiamo con crescente inquietudine come la globalizzazione, retta dalle pure leggi di mercato, porti come conseguenze: l’attribuzione di un valore assoluto all’economia, la disoccupazione, la diminuzione e il deterioramento dei servizi pubblici, la distruzione dell’ambiente e della natura, la produzione e la vendita indiscriminata delle armi, l’aumento delle differenze tra ricchi e poveri, la concorrenza ingiusta che pone le nazioni povere in una situazione di inferiorità sempre più evidente, costringendo milioni di persone ad una disperata emigrazione dai propri territori.
Per superare la crisi economica, noi crediamo nell’impegno per trasformare l’attuale stile di vita attraverso una sobrietà più responsabile, la condivisione come alternativa alla competizione, il rispetto dell’ambiente e la nonviolenza attiva.
Alla luce di quanto sopra proponiamo che i governi:
* programmino una economia che rappresenti un cambio di paradigma, il passaggio, cioè, da un modello di economia di libero mercato a un modello di economia della sostenibilità, che dia il primato alla dimensione sociale e ambientale su quella prettamente economica e che garantisca i bisogni fondamentali a tutti con il contributo di tutti;
* favoriscano politiche produttive che evitino produzioni inquinanti;
* attuino politiche energetiche basate su energie rinnovabili rispettando gli ecosistemi;
* mantengano gli impegni già solennemente presi relativamente allo stanziamento dello 0,7% del PIL per il raggiungimento degli otto obiettivi di sviluppo del millennio.
Seguendo l’insegnamento di Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia, conosciuto in tutto il mondo quale testimone di pace e di fraternità, sollecitiamo di porre al centro la persona umana in tutte le sue dimensioni, chiedendo che venga promosso ulteriormente:
* il rispetto della dignità e della uguaglianza della persona umana, con l’impegno conseguente della costruzione del bene comune e della destinazione universale dei beni;
* un rinnovato sforzo verso uno sviluppo sostenibile che garantisca la realizzazione dei bisogni delle attuali generazioni senza compromettere possibilità e soddisfazioni alle future;
* una crescita economica coniugata con la salvaguardia ambientale e la distribuzione dei benefici tra tutti i paesi.
Per questo chiediamo che con sollecitudine Vi possiate adoperare per soddisfare nel miglior modo possibile le attese e i bisogni dell’uomo d’oggi.
Come Frati Minori Vi assicuriamo tutto il nostro appoggio per questo cammino e Vi salutiamo con le parole di Francesco d’Assisi, fondatore del nostro Ordine: “Il Signore Vi doni la sua pace!”
La lettera è stata consegnata alla Presidenza del Consiglio da Fr. Michael Anthony Perry, Vicario Generale dell’Ordine, da Fr. Vicente Felipe Tapia, Definitore Generale, da Fr. Roberto Ferrari, Ministro Provinciale della Lombardia e da Fr. Marino Porcelli, Ministro Provinciale del Lazio. Il gesto è particolarmente significativo, poiché il mittente è un Capitolo generale. Inoltre, è un gesto importante anche per tutti i credenti perché ci ricorda le responsabilità cui ognuno di noi è chiamato e a cui può, seppur in minima parte, far fronte. Siamo stati posti nel creato e siamo chiamati a salvaguardare i beni della terra e a trasmetterli alle generazioni future. Siamo chiamati a ristabilire e mantenere un’armonia, un equilibrio nel creato e fra il creato e l’essere umano che lo abita e, soprattutto, a veder riconosciuti i diritti inalienabili della persona umana posta al centro della storia e dell’economia.Riportiamo qui di seguito il messaggio consegnato al sottosegretario alla Presidenza Bonaiuti
Capitolo Generale 2009: Ai Ministri dell’economia del G8
Ai Ministri dell’economia del G8
Noi Francescani, Frati Minori (Governo dell’Ordine, Ministri e Custodi), riuniti in Assisi per il 187° Capitolo generale in questo anno 2009, VIII centenario della fondazione del nostro Ordine, e provenienti da 110 Paesi del mondo in rappresentanza di 15.000 frati che condividono direttamente e concretamente le sorti dei nostri popoli, desideriamo inviare a Voi, Ministri dell’economia del G8, il saluto francescano di “pace e bene!” e un nostro fraterno, accorato messaggio.
Testimoniamo, nella nostra società, il non sufficiente riconoscimento di alcuni inalienabili diritti della persona umana a livello economico, sociale, culturale, civile e politico, tra i quali il diritto alla vita in ogni suo momento, alla libertà nelle sue molteplici manifestazioni, al lavoro e allo studio , i diritti della donna e dei bambini, senza trascurare il problema cruciale della disoccupazione e della mancanza di sostegno alle famiglie in difficoltà.
Constatiamo con crescente inquietudine come la globalizzazione, retta dalle pure leggi di mercato, porti come conseguenze: l’attribuzione di un valore assoluto all’economia, la disoccupazione, la diminuzione e il deterioramento dei servizi pubblici, la distruzione dell’ambiente e della natura, la produzione e la vendita indiscriminata delle armi, l’aumento delle differenze tra ricchi e poveri, la concorrenza ingiusta che pone le nazioni povere in una situazione di inferiorità sempre più evidente, costringendo milioni di persone ad una disperata emigrazione dai propri territori.
Per superare la crisi economica, noi crediamo nell’impegno per trasformare l’attuale stile di vita attraverso una sobrietà più responsabile, la condivisione come alternativa alla competizione, il rispetto dell’ambiente e la nonviolenza attiva.
Alla luce di quanto sopra proponiamo che i governi:
* programmino una economia che rappresenti un cambio di paradigma, il passaggio, cioè, da un modello di economia di libero mercato a un modello di economia della sostenibilità, che dia il primato alla dimensione sociale e ambientale su quella prettamente economica e che garantisca i bisogni fondamentali a tutti con il contributo di tutti;
* favoriscano politiche produttive che evitino produzioni inquinanti;
* attuino politiche energetiche basate su energie rinnovabili rispettando gli ecosistemi;
* mantengano gli impegni già solennemente presi relativamente allo stanziamento dello 0,7% del PIL per il raggiungimento degli otto obiettivi di sviluppo del millennio.
Seguendo l’insegnamento di Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia, conosciuto in tutto il mondo quale testimone di pace e di fraternità, sollecitiamo di porre al centro la persona umana in tutte le sue dimensioni, chiedendo che venga promosso ulteriormente:
* il rispetto della dignità e della uguaglianza della persona umana, con l’impegno conseguente della costruzione del bene comune e della destinazione universale dei beni;
* un rinnovato sforzo verso uno sviluppo sostenibile che garantisca la realizzazione dei bisogni delle attuali generazioni senza compromettere possibilità e soddisfazioni alle future;
* una crescita economica coniugata con la salvaguardia ambientale e la distribuzione dei benefici tra tutti i paesi.
Per questo chiediamo che con sollecitudine Vi possiate adoperare per soddisfare nel miglior modo possibile le attese e i bisogni dell’uomo d’oggi.
Come Frati Minori Vi assicuriamo tutto il nostro appoggio per questo cammino e Vi salutiamo con le parole di Francesco d’Assisi, fondatore del nostro Ordine: “Il Signore Vi doni la sua pace!”
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