Per molti anni la comunità scientifica ha ritenuto che le foreste raggiungessero il massimo livello di produttività nell'età intermedia, e iniziassero a declinare raggiungendo la maturità, fino a diventare neutrali: stesso carbonio assorbito, stesso carbonio rilasciato in atmosfera. Insomma, si riteneva che queste foreste custodissero un immenso pozzo di carbonio, ma non che continuassero a sequestrarne. Non è così.
SalvaLeForeste - Nuovi dati emersi dall'osservazione delle foreste tropicali africane, dimostrano che queste continuano ad assorbire carbonio: tra il 1968 e il 2007 ne hanno sottratto all'atmosfera 0,6 tonnellate (più o meno quanto ne rilascia una piccola automobile) per ogni ettaro. Ben tre studi pubblicati di recente su Nature, dimostrano il contrario. Una ricerca pubblicata da Sebastiaan Luyssaert dimostra come le foreste africane assicurano un importante servizio ambientale, sequestrando carbonio ma anche riducendo la crescente concentrazione di carbonio nell'atmosfera. All'opposto, il carbonio sequestrato dalle foreste per secoli viene rilasciato in atmosfera quando queste vengono disturbate. Per garantire che le foreste continuino a svolgere la loro positiva funzione, secondo il team di ricercatori è necessario rinforzare e far rispettare i diritti delle comunità locali, e assicurare loro una adeguata compensazione per il servizio reso dalle foreste.
Lo studio di Luyssaert trova conferma nella ricerca condotta da Simon L. Lewis, Gabriela Lopez-Gonzalez e dal loro team e pubblicata nel gennaio 2009 su Nature. Per 40 anni, dal 1968 al 2007, hanno misurato il diametro, l'altezza e la densità del legno di oltre 70.000 alberi, nel nelle foreste di dieci paesi africani. Ne è risultato un incremento di 630 kg per ettaro di carbonio.
Infatti l'immagazzinamento di carbonio al di sopra del suolo è stato misurato a 0,63 Mg C ha-1 year-1 per tutti e 40 gli anni della ricerca.
Un nuovo studio, curato da Helene C. Muller-Landau e il team dello Smithsonian Tropical Research Institute di Panama, conferma i due lavori precedenti, dimostrando come le foreste africane continuino ad assorbire carbonio. Lo studio inoltre conferma come le foreste preservino più carbonio di ogni altro impiego alternativo del suolo.
Questi studi ribaltano la concezione data per assodata, secondo cui le foreste mature siano stabili, ossia non assorbano ulteriore carbonio. E invece le foreste pluri-centenarie (da 15.000 a 8.00 anni), continuano a sequestrare carbonio. Le ipotesi per spiegare questa continua crescita sono tre: che le foreste studiate stiano recuperando disturbi subiti nel periodo precedente a causa del clima, che continuino a crescere stimolate dalla maggiore presenza di carbonio in atmosfera, o una combinazione di entrambi i fattori.
Secondo un recente articolo di Science, il risultato, proiettando i dati ottenuti sul campo sulle altre foreste tropicali, si aggira attorno a un sequestro di carbonio di quasi mezza gigatonnellata ogni anno (0.49 Mg C ha-1 year-1). Praticamente una risorsa insperata nella lotta al cambiamento climatico. A patto di proteggere le foreste pluviali di Amazzonia, Africa e Sud-est asiatico.
SalvaLeForeste - Nuovi dati emersi dall'osservazione delle foreste tropicali africane, dimostrano che queste continuano ad assorbire carbonio: tra il 1968 e il 2007 ne hanno sottratto all'atmosfera 0,6 tonnellate (più o meno quanto ne rilascia una piccola automobile) per ogni ettaro. Ben tre studi pubblicati di recente su Nature, dimostrano il contrario. Una ricerca pubblicata da Sebastiaan Luyssaert dimostra come le foreste africane assicurano un importante servizio ambientale, sequestrando carbonio ma anche riducendo la crescente concentrazione di carbonio nell'atmosfera. All'opposto, il carbonio sequestrato dalle foreste per secoli viene rilasciato in atmosfera quando queste vengono disturbate. Per garantire che le foreste continuino a svolgere la loro positiva funzione, secondo il team di ricercatori è necessario rinforzare e far rispettare i diritti delle comunità locali, e assicurare loro una adeguata compensazione per il servizio reso dalle foreste.Lo studio di Luyssaert trova conferma nella ricerca condotta da Simon L. Lewis, Gabriela Lopez-Gonzalez e dal loro team e pubblicata nel gennaio 2009 su Nature. Per 40 anni, dal 1968 al 2007, hanno misurato il diametro, l'altezza e la densità del legno di oltre 70.000 alberi, nel nelle foreste di dieci paesi africani. Ne è risultato un incremento di 630 kg per ettaro di carbonio.
Infatti l'immagazzinamento di carbonio al di sopra del suolo è stato misurato a 0,63 Mg C ha-1 year-1 per tutti e 40 gli anni della ricerca.
Un nuovo studio, curato da Helene C. Muller-Landau e il team dello Smithsonian Tropical Research Institute di Panama, conferma i due lavori precedenti, dimostrando come le foreste africane continuino ad assorbire carbonio. Lo studio inoltre conferma come le foreste preservino più carbonio di ogni altro impiego alternativo del suolo.
Questi studi ribaltano la concezione data per assodata, secondo cui le foreste mature siano stabili, ossia non assorbano ulteriore carbonio. E invece le foreste pluri-centenarie (da 15.000 a 8.00 anni), continuano a sequestrare carbonio. Le ipotesi per spiegare questa continua crescita sono tre: che le foreste studiate stiano recuperando disturbi subiti nel periodo precedente a causa del clima, che continuino a crescere stimolate dalla maggiore presenza di carbonio in atmosfera, o una combinazione di entrambi i fattori.
Secondo un recente articolo di Science, il risultato, proiettando i dati ottenuti sul campo sulle altre foreste tropicali, si aggira attorno a un sequestro di carbonio di quasi mezza gigatonnellata ogni anno (0.49 Mg C ha-1 year-1). Praticamente una risorsa insperata nella lotta al cambiamento climatico. A patto di proteggere le foreste pluviali di Amazzonia, Africa e Sud-est asiatico.
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