Il premier riferisce alle Camere alla vigilia del Consiglio Ue con Hollande e Merkel, in cui verrà affrontato il tema Brexit. Durissimo Di Battista (M5S): "Renzi ha rottamato il senso del pudore".

"Chi cercasse di minimizzare o strumentalizzare questo passo commetterebbe un errore politico". Lo afferma il premier Renzi nelle comunicazioni al Senato e alla Camera alla vigilia del Consiglio Ue, che sarà un'occasione di "rilancio" dell'Europa. Un voto che "pesa come un macigno sulla storia europea", ma "vale" e ora "bisogna ripartire dall'Europa". L'invito all'Ue, dunque, è quello di "smuoversi", non stare "sulla difensiva", ma intervenire rapidamente.

"Non ci si può voltare indietro e far finta di niente. Non si può mettere una pezza a ciò che il popolo ha deciso, altrimenti si mina la democrazia". Secondo il premier, che in questi minuti sta parlando alla Camera dei Deputati, è il momento della responsabilità, di credere in un'Europa che può creare opportunità e non essere solo fonte di paure: "Per noi l'Europa è casa nostra - conclude il premier - le ragioni per cui abbiamo criticato dall'interno le istituzioni europee sono rese più forti dall'espressione del popolo britannico".

Nel discorso in Senato anche una battuta sul voto spagnolo di ieri: "Alcuni paesi, penso alla Spagna, tornano a votare in sei mesi e non hanno un paese governabile. Fa pensare che, ad inizio legislatura, usassimo il benchmark spagnolo per avere una chiara governabilità".

Immediate le reazioni. "Servirebbe tassa sull'ipocrisia". Particolarmente veemente il pentastellato Di Battista che dalla Camera accusa Renzi di aver "rottamato il senso del pudore"; "I referendum li perdette e li disattendete quando ci sono i lobbisti", ha aggiunto, "lei è un rottamatore della vergogna" accusando il decreto, approvato oggi, per sottoporre ad espropriazione i capannoni delle imprese che non pagano tre rate di mutuo alle banche. Il referendum inglese va rispettato.