Iniziativa nata per agevolare i tanti senzatetto che grazie alla missione “La casa di Anna”, ricevono anche cure, istruzione e guida spirituale.
Una Porta Santa sui generis quella che a Seoul, in Corea del Sud, spalanca i cancelli della “misericordia divina”. È stata allestita interamente su un autobus per raggiungere i meandri più inaccessibili della capitale. Il promotore è Padre Vincenzo Bordo, un missionario che del Paese conosce le dinamiche sociali ed economiche. Residente a Seoul da 26 anni, nella città coreana gestisce “La casa di Anna”, un Centro di assistenza per i senzatetto. Oltre a garantire loro del cibo – con una media di 550 pasti al giorno – cure sanitarie e sostegno psichiatrico, i responsabili e volontari offrono accoglienza per i giovani. Qui possono trovare un ambiente in cui ricevere un’istruzione o semplicemente una guida personale e spirituale.
Quando Papa Francesco sprona i cristiani ad uscire dal proprio orticello per andare nelle periferie del mondo, si riferisce a tali iniziative, per portare la misericordia laddove non è conosciuta.
Dichiara Padre Bordo: “Il Papa ha permesso l’apertura di Porte Sante in tutte le diocesi del mondo, affinché tutti i fedeli le potessero attraversare e ricevere la grazia del perdono e la speranza di una vita migliore. Guidati da queste parole – continua il missionario – anche noi siamo usciti dal nostro Centro per vedere se c’erano altri confini da esplorare e altri orizzonti da raggiungere”.
L’iniziativa dell’autobus è stato dunque il pretesto per avvicinare i reietti della società al Vangelo, a quel Cristo che morendo sulla croce ha tracciato la via del riscatto. Continua il sacerdote: “abbiamo comprato un autobus, lo abbiamo allestito e ci siamo immersi nelle periferie della città per andare incontro agli oltre 250mila minori che per violenza, sopraffazione, abuso lasciano le loro case e si arrangiano come possono nei sobborghi di Seoul”.
Con l’autorizzazione del vescovo della Diocesi coreana, l’autobus “tre volte a settimana, dalle 19.00 alle 22.00, si sposta per la città. La porta dell’automezzo è diventata la Porta della Misericordia e chi la oltrepassa è invitato a praticare le opere di misericordia nei confronti di coloro che incontra sulla strada”.
Conclude il missionario italiano in terra asiatica che: "La nostra missione è sulle orme di Gesù, che ha osato lasciare le 99 pecore del gregge di ricongiungersi con la quella smarrita. Il cristianesimo non è una serie di preghiere da recitare, bensì è una persona viva e presente tra noi: Gesù Cristo, qualcuno da amare e da seguire nel percorso di amore misericordioso”. Un chiaro esempio di coerenza alla “Buona Novella”, regalando amore senza mezze misure, senza calcoli di interesse o garantendo un proprio tornaconto personale.
La Missione coreana - così come le tante altre sparse per i cinque continenti – è l’esempio tangibile dell’amore di Dio, spesso sottaciuto anche dai media, a favore di notizie più appetibili in termini di marketing o per sollevare polveroni e polemiche gratuite contro il cristianesimo.
di Dario Cataldo
Una Porta Santa sui generis quella che a Seoul, in Corea del Sud, spalanca i cancelli della “misericordia divina”. È stata allestita interamente su un autobus per raggiungere i meandri più inaccessibili della capitale. Il promotore è Padre Vincenzo Bordo, un missionario che del Paese conosce le dinamiche sociali ed economiche. Residente a Seoul da 26 anni, nella città coreana gestisce “La casa di Anna”, un Centro di assistenza per i senzatetto. Oltre a garantire loro del cibo – con una media di 550 pasti al giorno – cure sanitarie e sostegno psichiatrico, i responsabili e volontari offrono accoglienza per i giovani. Qui possono trovare un ambiente in cui ricevere un’istruzione o semplicemente una guida personale e spirituale.
Quando Papa Francesco sprona i cristiani ad uscire dal proprio orticello per andare nelle periferie del mondo, si riferisce a tali iniziative, per portare la misericordia laddove non è conosciuta.
Dichiara Padre Bordo: “Il Papa ha permesso l’apertura di Porte Sante in tutte le diocesi del mondo, affinché tutti i fedeli le potessero attraversare e ricevere la grazia del perdono e la speranza di una vita migliore. Guidati da queste parole – continua il missionario – anche noi siamo usciti dal nostro Centro per vedere se c’erano altri confini da esplorare e altri orizzonti da raggiungere”.
L’iniziativa dell’autobus è stato dunque il pretesto per avvicinare i reietti della società al Vangelo, a quel Cristo che morendo sulla croce ha tracciato la via del riscatto. Continua il sacerdote: “abbiamo comprato un autobus, lo abbiamo allestito e ci siamo immersi nelle periferie della città per andare incontro agli oltre 250mila minori che per violenza, sopraffazione, abuso lasciano le loro case e si arrangiano come possono nei sobborghi di Seoul”.
Con l’autorizzazione del vescovo della Diocesi coreana, l’autobus “tre volte a settimana, dalle 19.00 alle 22.00, si sposta per la città. La porta dell’automezzo è diventata la Porta della Misericordia e chi la oltrepassa è invitato a praticare le opere di misericordia nei confronti di coloro che incontra sulla strada”.
Conclude il missionario italiano in terra asiatica che: "La nostra missione è sulle orme di Gesù, che ha osato lasciare le 99 pecore del gregge di ricongiungersi con la quella smarrita. Il cristianesimo non è una serie di preghiere da recitare, bensì è una persona viva e presente tra noi: Gesù Cristo, qualcuno da amare e da seguire nel percorso di amore misericordioso”. Un chiaro esempio di coerenza alla “Buona Novella”, regalando amore senza mezze misure, senza calcoli di interesse o garantendo un proprio tornaconto personale.
La Missione coreana - così come le tante altre sparse per i cinque continenti – è l’esempio tangibile dell’amore di Dio, spesso sottaciuto anche dai media, a favore di notizie più appetibili in termini di marketing o per sollevare polveroni e polemiche gratuite contro il cristianesimo.
| Tweet |

Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.