“In quella lista chi cerca il segreto, io volevo denunciare il male della Finanza”- “Briatore mi dà del truffatore? Detto da lui è una medaglia. La politica in Italia? Gli unici coerenti quelli del M5S”.
“Chi è su questa lista è qualcuno che cerca il segreto, per nascondere qualcosa”. Lo ha dichiarato Hervè Falciani, ospite in esclusiva ai microfoni di 24Mattino di Alessandro Milan su Radio 24. Falciani è l’ex dipendente della Hsbc che anni fa trafugò la lista di 100mila clienti che oggi viene divulgata da l’Espresso. “Ci sono stati periodi della storia in cui il segreto poteva servire - ha aggiunto Falciani. - Ma non oggi dove il mercato decide su tutto e chi ha le informazioni può controllare gli altri. Abbiamo tanto parlato del denaro che si può riciclare ma non parliamo mai abbastanza del denaro che si può occultare in nero e che poi magari serve ad alimentare la corruzione. E’ un qualcosa che in Italia conosciamo bene e che a volte serve per fare in modo che le leggi si possano cambiare perché qualcuno è riuscito a comprare dei deputati”.
Falciani, che vive ora sotto protezione (“mi sento abbastanza tutelato ma su queste cose non si è mai sicuri al 100%”) ha detto di avere agito “per denunciare quello che succedeva nella banca, qualcosa di assolutamente impossibile da capire al momento. Oggi invece lo si capisce bene, è più chiaro sapere perché l’ho fatto. Volevo denunciare i pericoli della Finanza mondiale. Ora sappiamo che in questa parte oscura della Finanza si nasconde la metà del debito mondiale. Ora si sa che le leggi sono state fatte da pochi banchieri che sanno come fare soldi. I governi sono al servizio della banche, ovunque. Non è solo un’ipotesi, ci sono i fatti. Basta solo osservare, e oggi nel mondo si sa di più. Non sono tutti sporchi nella finanza ma c’è abbastanza gente sporca per cambiare le cose a proprio favore. La Finanza prende tutti i benefici grazie a persone come Juncker, che noi poi paghiamo”.
Falciani ha replicato anche a Flavio Briatore, che lo ha definito un truffatore: “Lo dice Briatore, non il Papa. Questa è già una medaglia per me. In questo mondo dobbiamo trovare il modo di fare le cose che sono giuste. Anche tenere la gente in schiavitù era legale un tempo e ci è voluto qualcuno che ha violato le regole per cambiare le cose”.
Per questo Falciani si sente paragonabile a Julian Assange e Ed Snowden, l’ex tecnico Cia che rivelò diversi programmi segreti del governo statunitense e britannico: “La prima chiamata che feci nel 2009 dopo avere recuperato la lista di conti è stata alle autorità sui crimini finanziari francesi di Nanterre. Loro non hanno capito niente e mi han fatto parlare per mesi con diverse persone. Sì, sono come Assange e Snowden, la differenza è che io volevo avere un aiuto dalla giustizia per cambiare le cose, e non volevo diffondere la lista nel modo in cui è stata diffusa ora. Io non ho avuto questo aiuto”.
Poi Falciani ha fatto un accenno alla politica italiana e ha detto: “Politicamente mi è simpatico chi capisce l’importanza di cambiare le leggi, o di diffondere notizie come il dossier “Luxleaks”, mi piacciono le persone che dimostrano coerenza. Certamente gli unici che in Italia fanno questo sono quelli del Movimento 5 Stelle, persone che hanno la volontà di diffondere informazioni utili per la comunità”.
“Chi è su questa lista è qualcuno che cerca il segreto, per nascondere qualcosa”. Lo ha dichiarato Hervè Falciani, ospite in esclusiva ai microfoni di 24Mattino di Alessandro Milan su Radio 24. Falciani è l’ex dipendente della Hsbc che anni fa trafugò la lista di 100mila clienti che oggi viene divulgata da l’Espresso. “Ci sono stati periodi della storia in cui il segreto poteva servire - ha aggiunto Falciani. - Ma non oggi dove il mercato decide su tutto e chi ha le informazioni può controllare gli altri. Abbiamo tanto parlato del denaro che si può riciclare ma non parliamo mai abbastanza del denaro che si può occultare in nero e che poi magari serve ad alimentare la corruzione. E’ un qualcosa che in Italia conosciamo bene e che a volte serve per fare in modo che le leggi si possano cambiare perché qualcuno è riuscito a comprare dei deputati”.
Falciani, che vive ora sotto protezione (“mi sento abbastanza tutelato ma su queste cose non si è mai sicuri al 100%”) ha detto di avere agito “per denunciare quello che succedeva nella banca, qualcosa di assolutamente impossibile da capire al momento. Oggi invece lo si capisce bene, è più chiaro sapere perché l’ho fatto. Volevo denunciare i pericoli della Finanza mondiale. Ora sappiamo che in questa parte oscura della Finanza si nasconde la metà del debito mondiale. Ora si sa che le leggi sono state fatte da pochi banchieri che sanno come fare soldi. I governi sono al servizio della banche, ovunque. Non è solo un’ipotesi, ci sono i fatti. Basta solo osservare, e oggi nel mondo si sa di più. Non sono tutti sporchi nella finanza ma c’è abbastanza gente sporca per cambiare le cose a proprio favore. La Finanza prende tutti i benefici grazie a persone come Juncker, che noi poi paghiamo”.
Falciani ha replicato anche a Flavio Briatore, che lo ha definito un truffatore: “Lo dice Briatore, non il Papa. Questa è già una medaglia per me. In questo mondo dobbiamo trovare il modo di fare le cose che sono giuste. Anche tenere la gente in schiavitù era legale un tempo e ci è voluto qualcuno che ha violato le regole per cambiare le cose”.
Per questo Falciani si sente paragonabile a Julian Assange e Ed Snowden, l’ex tecnico Cia che rivelò diversi programmi segreti del governo statunitense e britannico: “La prima chiamata che feci nel 2009 dopo avere recuperato la lista di conti è stata alle autorità sui crimini finanziari francesi di Nanterre. Loro non hanno capito niente e mi han fatto parlare per mesi con diverse persone. Sì, sono come Assange e Snowden, la differenza è che io volevo avere un aiuto dalla giustizia per cambiare le cose, e non volevo diffondere la lista nel modo in cui è stata diffusa ora. Io non ho avuto questo aiuto”.
Poi Falciani ha fatto un accenno alla politica italiana e ha detto: “Politicamente mi è simpatico chi capisce l’importanza di cambiare le leggi, o di diffondere notizie come il dossier “Luxleaks”, mi piacciono le persone che dimostrano coerenza. Certamente gli unici che in Italia fanno questo sono quelli del Movimento 5 Stelle, persone che hanno la volontà di diffondere informazioni utili per la comunità”.
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