Maggiore richiesta, donazioni sempre più scarse, repressione ufficiale della vendita e del suo acquisto al di fuori dei canali legali hanno creato una scarsità cronica di sangue in Cina, determinando una vera e propria emergenza.
Misna - Attivando anche nuove forme di commercio o di scambio. Come la vendita da parte di intermediari di certificati che consentono l’accesso a malati cronici a banche del sangue. Un sistema illegale parassitario rispetto alla sanità pubblica. Oneroso ma indispensabile tuttavia per molti che necessitano di frequenti trasfusioni. A motivare la situazione anche gli scandali del passato. Come la vendita incentivata, da parte di contadini e cittadini poveri, di sangue a volte contaminato fornito attraverso intermediari senza scrupoli a ospedali e banche del sangue. Con conseguente diffusione, negli anni Ottanta e Novanta, di hiv/aids e altre malattie.
La Legge sulla donazione del 1998 ha messo fine teoricamente al commercio di sangue e rafforzato i controlli sul sangue raccolto. Ne è risultato un numero altamente insufficiente di donazioni. Tra i provvedimenti con cui le autorità cercano di correre ai ripari, l’incentivo a donazioni tra consanguinei. Attualmente, chi chiede una donazione in ospedale deve presentare un documento che certifichi donazioni effettuate da parte di consanguinei, che contribuirebbero così alle necessità nazionali, di fatto penalizzando chi non è parte di famiglie numerose o con donatori attivi.
Acquistato da intermediari, il sangue costa anche 160 dollari per 100 centilitri e nonostante una legge severa sulla carta le conseguenze concrete sono scarse.
Meno dell’1% dei cinesi ha donato sangue nel 2011, media tra le più basse nei paesi membri dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Militari, studenti e dipendenti pubblici i donatori più disponibili, ma anche in questi ambiti in certi casi si è registrato l’utilizzo di intermediari per raggiungere le quote previste. Al momento anche poco efficaci gli incentivi, come valutazioni scolastiche migliori per gli alunni figli di donatori abituali e la gratuità per accedere ai servizi trasfusionali per donatori periodici ma generosi.
Misna - Attivando anche nuove forme di commercio o di scambio. Come la vendita da parte di intermediari di certificati che consentono l’accesso a malati cronici a banche del sangue. Un sistema illegale parassitario rispetto alla sanità pubblica. Oneroso ma indispensabile tuttavia per molti che necessitano di frequenti trasfusioni. A motivare la situazione anche gli scandali del passato. Come la vendita incentivata, da parte di contadini e cittadini poveri, di sangue a volte contaminato fornito attraverso intermediari senza scrupoli a ospedali e banche del sangue. Con conseguente diffusione, negli anni Ottanta e Novanta, di hiv/aids e altre malattie.
La Legge sulla donazione del 1998 ha messo fine teoricamente al commercio di sangue e rafforzato i controlli sul sangue raccolto. Ne è risultato un numero altamente insufficiente di donazioni. Tra i provvedimenti con cui le autorità cercano di correre ai ripari, l’incentivo a donazioni tra consanguinei. Attualmente, chi chiede una donazione in ospedale deve presentare un documento che certifichi donazioni effettuate da parte di consanguinei, che contribuirebbero così alle necessità nazionali, di fatto penalizzando chi non è parte di famiglie numerose o con donatori attivi.
Acquistato da intermediari, il sangue costa anche 160 dollari per 100 centilitri e nonostante una legge severa sulla carta le conseguenze concrete sono scarse.
Meno dell’1% dei cinesi ha donato sangue nel 2011, media tra le più basse nei paesi membri dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Militari, studenti e dipendenti pubblici i donatori più disponibili, ma anche in questi ambiti in certi casi si è registrato l’utilizzo di intermediari per raggiungere le quote previste. Al momento anche poco efficaci gli incentivi, come valutazioni scolastiche migliori per gli alunni figli di donatori abituali e la gratuità per accedere ai servizi trasfusionali per donatori periodici ma generosi.
| Tweet |

Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.