In Molise ultimi preparativi per la visita, sabato prossimo, di Papa Francesco dal motto “Dio non si stanca di perdonare”.
Radio Vaticana - Il Pontefice sarà a Campobasso, Castelpetroso e Isernia. Nel corso della permanenza nelle due diocesi, il Santo Padre incontrerà il mondo del lavoro, gli ammalati, i giovani, i detenuti. In particolare a Isernia, che nel 1215, dette i natali a Papa Celestino V, l’incontro con la cittadinanza e l’indizione dell’Anno Giubilare Celestiniano. Quale l’attesa per l’incontro con Papa Francesco? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a mons. Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro:
R. – Certamente si può immaginare l’entusiasmo. La realtà è piccola, e quindi c’è un maggiore fervore che si traduce in fermento, in energia, per mettersi tutti a disposizione perché al meglio si possa accogliere Papa Francesco. E nel nostro piccolo ci aspettiamo veramente che ci dia questo coraggio ulteriore di andare avanti, ravvivi in noi la speranza, la fiducia che si può cambiare, ci si può adoperare.
D. – Due dei momenti più importanti della tappa di Isernia sono rappresentati dall’incontro con i detenuti e con gli ammalati…
R. - Certamente è un indirizzo che il Papa sta dando anche a tutte le forze, anche quelle politiche, locali. Questo essere attenti ai bisogni specialmente degli ultimi e chi più ultimo del malato, del carcerato? E’ un mondo che vive questa esigenza di essere sempre più stimolato a rivalutare la persona umana, rivalutare anche la sua dignità, fare in modo che tutto l’uomo possa essere al centro di ogni discussione, non solo di carattere sociale o sanitario, ma anche politico.
D. – Un altro dei momenti importanti della visita del Papa a Isernia, è l’incontro con la cittadinanza e l’indizione dell’anno giubilare celestiniano…
R. – E’ stato provvidenziale, forse non ci saremmo riusciti. E il Papa attraverso questa sua visita ci ha confortati di questa iniziativa che aveva già avuto dei precedenti a livello di preparazione. E la cosa bellissima, che solo la Provvidenza poteva darci, è che Papa Francesco viene a Isernia il 5 luglio, quando nel 1294 Papa Celestino è stato eletto Papa. Quindi la città non può che esultare, come esultò nel 1294, sapendo che un suo figlio carissimo era diventato Papa.
Radio Vaticana - Il Pontefice sarà a Campobasso, Castelpetroso e Isernia. Nel corso della permanenza nelle due diocesi, il Santo Padre incontrerà il mondo del lavoro, gli ammalati, i giovani, i detenuti. In particolare a Isernia, che nel 1215, dette i natali a Papa Celestino V, l’incontro con la cittadinanza e l’indizione dell’Anno Giubilare Celestiniano. Quale l’attesa per l’incontro con Papa Francesco? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a mons. Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro:
R. – Certamente si può immaginare l’entusiasmo. La realtà è piccola, e quindi c’è un maggiore fervore che si traduce in fermento, in energia, per mettersi tutti a disposizione perché al meglio si possa accogliere Papa Francesco. E nel nostro piccolo ci aspettiamo veramente che ci dia questo coraggio ulteriore di andare avanti, ravvivi in noi la speranza, la fiducia che si può cambiare, ci si può adoperare.
D. – Due dei momenti più importanti della tappa di Isernia sono rappresentati dall’incontro con i detenuti e con gli ammalati…
R. - Certamente è un indirizzo che il Papa sta dando anche a tutte le forze, anche quelle politiche, locali. Questo essere attenti ai bisogni specialmente degli ultimi e chi più ultimo del malato, del carcerato? E’ un mondo che vive questa esigenza di essere sempre più stimolato a rivalutare la persona umana, rivalutare anche la sua dignità, fare in modo che tutto l’uomo possa essere al centro di ogni discussione, non solo di carattere sociale o sanitario, ma anche politico.
D. – Un altro dei momenti importanti della visita del Papa a Isernia, è l’incontro con la cittadinanza e l’indizione dell’anno giubilare celestiniano…
R. – E’ stato provvidenziale, forse non ci saremmo riusciti. E il Papa attraverso questa sua visita ci ha confortati di questa iniziativa che aveva già avuto dei precedenti a livello di preparazione. E la cosa bellissima, che solo la Provvidenza poteva darci, è che Papa Francesco viene a Isernia il 5 luglio, quando nel 1294 Papa Celestino è stato eletto Papa. Quindi la città non può che esultare, come esultò nel 1294, sapendo che un suo figlio carissimo era diventato Papa.
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