Vittima della profonda frattura politica e sociale del paese a cui i militari hanno deciso di porre un qualche rimedio con il colpo di stato militare del 22 maggio, è anche la vincitrice locale della selezione per la finale 2014 di Miss Universo.
Misna - La 22enne Weluree Ditsayabut, che a sorpresa aveva sbaragliato candidate più quotate alla corona di Miss Universo Thailandia, si è dimessa ieri a meno di un mese dall’incoronazione. La pressione per lasciare il campo si era fatta intollerabile e ancora più sotto i militari la sua figura era diventata anche politicamente inopportuna. Sulla decisione è pesata in parte la critica per atteggiamenti ritenuti poco consoni a quelli di una Miss, parte del suo impegno nello show business precedente la vittoria, il suo aspetto lontano dagli stereotipi di questi concorsi
, ma ancor più la sua presa di posizione drastica rispetto al governo in quei giorni ancora faticosamente al potere nonostante sette mesi di proteste di piazza e richiesta di dimissioni.
Weluree aveva postato in Facebook dichiarazioni pesanti contro il movimento delle Camicie Rosse, sostenitore extraparlamentare dell’esecutivo, che aveva accusato di attentare all’istituzione monarchica e i cui leader avrebbero meritato l’esecuzione.
“Voi Camicie Rosse, andatevene”, aveva scritto a metà novembre 2013, in un momento di crescente contrasto tra governo e oppositori -. Il suolo thailandese è sporco per la presenza di antimonarchici come voi”.
Dichiarazioni che allora non avevano sollevato grandi reazioni, ma che sono diventate invece bordate di insulti, minacce e offese di molte migliaia di blogger e internauti successivamente alla vittoria. Mal digerita dalla maggior parte dei frequentatori dei social media che avrebbero preferito un’altra reginetta a rappresentare il loro paese.
Una situazione che ha portato alla “scomparsa totale della felicità di un tempo”, secondo le parole tra le lacrime della miss che ieri ha dichiarato forfait davanti ai mass media per una volta distratti dai comunicati ufficiali della giunta e dalle operazioni di raccolta di consenso vero i militari. Non specificando quale delle accuse (aspetto florido, posizioni politiche vittoria non meritata) abbia pesato di più sulla decisione, Weluree ha solo detto di avere deciso per il sacrificio dei suoi sogni “quando ho visto che mia madre non riusciva più a dormire la notte, e io nemmeno”.
Misna - La 22enne Weluree Ditsayabut, che a sorpresa aveva sbaragliato candidate più quotate alla corona di Miss Universo Thailandia, si è dimessa ieri a meno di un mese dall’incoronazione. La pressione per lasciare il campo si era fatta intollerabile e ancora più sotto i militari la sua figura era diventata anche politicamente inopportuna. Sulla decisione è pesata in parte la critica per atteggiamenti ritenuti poco consoni a quelli di una Miss, parte del suo impegno nello show business precedente la vittoria, il suo aspetto lontano dagli stereotipi di questi concorsi
, ma ancor più la sua presa di posizione drastica rispetto al governo in quei giorni ancora faticosamente al potere nonostante sette mesi di proteste di piazza e richiesta di dimissioni.
Weluree aveva postato in Facebook dichiarazioni pesanti contro il movimento delle Camicie Rosse, sostenitore extraparlamentare dell’esecutivo, che aveva accusato di attentare all’istituzione monarchica e i cui leader avrebbero meritato l’esecuzione.
“Voi Camicie Rosse, andatevene”, aveva scritto a metà novembre 2013, in un momento di crescente contrasto tra governo e oppositori -. Il suolo thailandese è sporco per la presenza di antimonarchici come voi”.
Dichiarazioni che allora non avevano sollevato grandi reazioni, ma che sono diventate invece bordate di insulti, minacce e offese di molte migliaia di blogger e internauti successivamente alla vittoria. Mal digerita dalla maggior parte dei frequentatori dei social media che avrebbero preferito un’altra reginetta a rappresentare il loro paese.
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