La costruzione di un ponte sta alimentando ottimismo e speranze, nella convinzione diffusa che il Sud-est della Nigeria possa continuare a vivere una fase di sviluppo e magari di benessere: lo dicono alla MISNA missionari che vivono a Onitsha, la città in riva al fiume Niger dove questo mese sono cominciati i lavori.
Misna -
“C’è grande attesa e fiducia – sottolinea padre Joseph Amuzie, un missionario di San Paolo – perché ormai da tempo il ponte costruito nel 1963 è diventato un imbuto che ostacola il traffico merci e l’intensificarsi dei legami commerciali tra il Sud-est e il Sud-ovest industrializzato della Nigeria”. Il cantiere è stato inaugurato la settimana scorsa dal presidente Goodluck Jonathan, che ha parlato di una “infrastruttura nazionale strategica”. Il progetto vale 17 miliardi e 800 milioni di naira, circa 108 milioni di dollari, e prevede la costruzione da parte della società tedesca Julius Berger di una struttura in cemento e acciaio lunga un chilometro e mezzo.
Secondo padre Joseph, ad Onitsha sono convinti che il ponte contribuirà allo sviluppo economico e sociale del Sud-est, una regione coincidente con il territorio della repubblica secessionista del Biafra, per decenni sinonimo di guerra e carestia. “Dopo la fine del conflitto civile combattuto tra il 1967 e il 1970 – sottolinea il missionario – questa parte della Nigeria è rimasta a lungo indietro rispetto al resto del paese”. Ma a seguito della fine del regime militare, nel 1999, le cose sono cominciate a cambiare. “E il ponte – dice padre Joseph – potrebbe accentuare questa tendenza positiva”.
Misna -
“C’è grande attesa e fiducia – sottolinea padre Joseph Amuzie, un missionario di San Paolo – perché ormai da tempo il ponte costruito nel 1963 è diventato un imbuto che ostacola il traffico merci e l’intensificarsi dei legami commerciali tra il Sud-est e il Sud-ovest industrializzato della Nigeria”. Il cantiere è stato inaugurato la settimana scorsa dal presidente Goodluck Jonathan, che ha parlato di una “infrastruttura nazionale strategica”. Il progetto vale 17 miliardi e 800 milioni di naira, circa 108 milioni di dollari, e prevede la costruzione da parte della società tedesca Julius Berger di una struttura in cemento e acciaio lunga un chilometro e mezzo.Secondo padre Joseph, ad Onitsha sono convinti che il ponte contribuirà allo sviluppo economico e sociale del Sud-est, una regione coincidente con il territorio della repubblica secessionista del Biafra, per decenni sinonimo di guerra e carestia. “Dopo la fine del conflitto civile combattuto tra il 1967 e il 1970 – sottolinea il missionario – questa parte della Nigeria è rimasta a lungo indietro rispetto al resto del paese”. Ma a seguito della fine del regime militare, nel 1999, le cose sono cominciate a cambiare. “E il ponte – dice padre Joseph – potrebbe accentuare questa tendenza positiva”.
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.