Un’azione che rappresenta “un’escalation preoccupante e provocatoria”. Così gli Stati Uniti hanno reagito al lancio di altri due missili nordcoreani a medio raggio alle 2.35 di questa mattina (ora coreana) nelle acque del Mare del Giappone.
Misna -
Washington ha promesso una risposta adeguata insieme ai partner internazionali per quella che il dipartimento di Stato ha definito l’ennesima “violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu”. “Chiediamo alla Corea del Nord di esercitare il massimo controllo e di astenersi da ulteriori azioni di minaccia”, ha segnalato la vice-portavoce del dipartimento, Marie Harf.Un atto che segue l’intenso lancio a più riprese nei giorni scorsi di missili a corta gittata, a segnalare il disaccordo del regime nordcoreano verso le manovre militari annuali congiunte Corea del Sud-Stati Uniti in corso dal 24 febbraio e fino a oltre metà aprile, ma che è arrivato proprio mentre era in corso l’incontro ai massimi livelli tra Giappone e Corea del Sud ospitato da Obama a margine del Vertice sulla sicurezza nucleare conclusosi ieri all’Aia. Intento del colloquio a tre, a cui partecipavano il premier giapponese Shinzo Abe e la presidente sudcoreana Park Geun-hye, era ricucire le lacerazioni dei rapporti tra i due paesi estremo-orientali per tensioni storiche e contenziosi territoriali, ma anche ribadire la comune alleanza con gli Usa e la cooperazione nel fermare il programma nucleare nordcoreano.
La Corea del Sud, che ha incassato il pieno sostegno di Washington nei confronti dell’imprevedibile vicino del Nord, ha condannato come “provocazione insensata” il lancio ma non ha chiesto ulteriori sanzioni in un momento di relativo rilassamento nei rapporti con Pyongyang e dato che il regime del Nord ha giustificato come “manovre ordinarie” i lanci.
I due razzi, partiti da un poligono presso la costa orientale nordcoreana, si sono inabissati dopo un volo di circa 650 chilometri. Se venisse accertato che si è trattato di missili Rodong, nelle varie versioni a medio e lungo raggio potenzialmente in grado di trasportare testate nucleari, l’azione – la prima dal 2009 – potrebbe essere ulteriormente sanzionata in quanto espressamente proibita in sede Onu.
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Washington ha promesso una risposta adeguata insieme ai partner internazionali per quella che il dipartimento di Stato ha definito l’ennesima “violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu”. “Chiediamo alla Corea del Nord di esercitare il massimo controllo e di astenersi da ulteriori azioni di minaccia”, ha segnalato la vice-portavoce del dipartimento, Marie Harf.Un atto che segue l’intenso lancio a più riprese nei giorni scorsi di missili a corta gittata, a segnalare il disaccordo del regime nordcoreano verso le manovre militari annuali congiunte Corea del Sud-Stati Uniti in corso dal 24 febbraio e fino a oltre metà aprile, ma che è arrivato proprio mentre era in corso l’incontro ai massimi livelli tra Giappone e Corea del Sud ospitato da Obama a margine del Vertice sulla sicurezza nucleare conclusosi ieri all’Aia. Intento del colloquio a tre, a cui partecipavano il premier giapponese Shinzo Abe e la presidente sudcoreana Park Geun-hye, era ricucire le lacerazioni dei rapporti tra i due paesi estremo-orientali per tensioni storiche e contenziosi territoriali, ma anche ribadire la comune alleanza con gli Usa e la cooperazione nel fermare il programma nucleare nordcoreano.La Corea del Sud, che ha incassato il pieno sostegno di Washington nei confronti dell’imprevedibile vicino del Nord, ha condannato come “provocazione insensata” il lancio ma non ha chiesto ulteriori sanzioni in un momento di relativo rilassamento nei rapporti con Pyongyang e dato che il regime del Nord ha giustificato come “manovre ordinarie” i lanci.
I due razzi, partiti da un poligono presso la costa orientale nordcoreana, si sono inabissati dopo un volo di circa 650 chilometri. Se venisse accertato che si è trattato di missili Rodong, nelle varie versioni a medio e lungo raggio potenzialmente in grado di trasportare testate nucleari, l’azione – la prima dal 2009 – potrebbe essere ulteriormente sanzionata in quanto espressamente proibita in sede Onu.
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Perché gli americani possono avere armi nucleari nella penisola coreana e la Corea socialista no?VIVA IL compagno kim
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