La Corte d’Appello del Second Circuit degli Usa ha confermato la multa da 104,69 milioni di dollari che nel 2009 era stata inflitta da una lower court alla multinazionale Exxon Mobil per aver contaminato le acque di falda di New York City con il metil ter-butil etere (Mtbe), un additivo per la benzina.
GreenReport - New York nel 2003 aveva citato la e citato Exxon Mobil ed altre compagnie petrolifere, sostenendo che sapevano che l’Mtbe stava inquinando acque sotterranee, anche perché aveva ignorato gli avvertimenti di scienziati ed ingegneri della stessa multinazionale di non utilizzare l’additivo nelle zone dove c’erano falde idriche sotterranee per approvvigionarsi di acqua potabile. La Exxon Mobil ha risposto che quanto previsto dalla common law cittadina era stato superato dal Clean Air Act federale che dalla metà degli anni ‘90 fino al 2004 richiedeva l’uso di ossigenati della benzina, come il Mtbe, a New York City.
Ma dopo il verdetto sfavorevole del 2009 sul groppone della Exxon arrivata la conferma che chiede alla multinazionale di pagare danni per 104.690.000 dollari su un totale di 250.500.000 dollari del costo della bonifica calcolato dalla città di New York (42% spetta ad altre società petrolifere).
La corte d’appello federale ha quindi concordato con il primo giudice distrettuale, Shira Scheindlin, che aveva accusato la Exxon di aver trascurato i rischi posti dall’Mtbe.
La corte d’appello ha anche respinto la richiesta della xxon Mobil di un nuovo processo sulla base della cattiva condotta di un giurato che ne avrebbe minacciato un altro che stava dalla parte dei petrolieri.
Ma la contaminazione da Mtbe sta costando cara alle compagnie petrolifere: ad aprile una giuria del New Hampshire ha comminato 236.000 dollari di multa alla Exxon Mobil per contaminazione di acqua potabile ed altre cause del genere sono in corso in diversi Stati Usa.
Il Mtbe è stato utilizzato nella benzina Usa dal 1972 per sostituire il piombo ed il suo uso è aumentata tra il 1992 e il 2005, per soddisfare i requisiti stabiliti dal Congresso nel 1990 con emendamenti al Clean Air Act eme
ndamenti. Ma un numero crescente di studi hanno rilevato Mtbe nelle falde idriche di tutti gli Stati Uniti, in alcuni casi con una forte contaminazione dell’acqua potabile. Diversi Stati Usa hanno vietato l’’uso di Mtbe nella benzina, New York lo ha proibito dal primo gennaio 2004.
La Exxon Mobil non si arrende e il suo portavoce ha detto che la compagnia ha intenzione di presentare un ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
Ma dopo il verdetto sfavorevole del 2009 sul groppone della Exxon arrivata la conferma che chiede alla multinazionale di pagare danni per 104.690.000 dollari su un totale di 250.500.000 dollari del costo della bonifica calcolato dalla città di New York (42% spetta ad altre società petrolifere).
La corte d’appello federale ha quindi concordato con il primo giudice distrettuale, Shira Scheindlin, che aveva accusato la Exxon di aver trascurato i rischi posti dall’Mtbe.
La corte d’appello ha anche respinto la richiesta della xxon Mobil di un nuovo processo sulla base della cattiva condotta di un giurato che ne avrebbe minacciato un altro che stava dalla parte dei petrolieri.
Ma la contaminazione da Mtbe sta costando cara alle compagnie petrolifere: ad aprile una giuria del New Hampshire ha comminato 236.000 dollari di multa alla Exxon Mobil per contaminazione di acqua potabile ed altre cause del genere sono in corso in diversi Stati Usa.
Il Mtbe è stato utilizzato nella benzina Usa dal 1972 per sostituire il piombo ed il suo uso è aumentata tra il 1992 e il 2005, per soddisfare i requisiti stabiliti dal Congresso nel 1990 con emendamenti al Clean Air Act emendamenti. Ma un numero crescente di studi hanno rilevato Mtbe nelle falde idriche di tutti gli Stati Uniti, in alcuni casi con una forte contaminazione dell’acqua potabile. Diversi Stati Usa hanno vietato l’’uso di Mtbe nella benzina, New York lo ha proibito dal primo gennaio 2004.
La Exxon Mobil non si arrende e il suo portavoce ha detto che la compagnia ha intenzione di presentare un ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
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