Giornata internazionale della vita di fronte alla Basilica della Sagrada Familia
Sulle pagine del noto quotidiano cattolico Avvenire si leggeva tempo fa l’intervento dell’euro-deputato Carlo Casini, presidente del Comitato a difesa della Vita umana a partire dal suo concepimento: «Oggi non solo si pretende di assicurare il diritto all’aborto ma si incoraggiano anche attività che favoriscono l’interruzione volontaria di gravidanza e l’eliminazione degli embrioni». Il presidente del Mpv cita gli interventi senza paletti nella ricerca scientifica, i progetti di associazioni internazionali e ong che si occupano di salute, le campagne dirette della Ue sulla sanità pubblica. Tutti uniti nel negare che l’embrione sia «l’inizio dello sviluppo dell’essere umano», secondo quanto stabilito anche dalla Corte europea di giustizia. Da qui la richiesta alla Ue di «introdurre un divieto e porre fine al finanziamento di attività presupponenti la distruzione di embrioni umani». «L’Europa che in questi mesi discute molto di crisi e finanza – afferma Casini – non può essere solo avvitata sui temi economici. È nata su ideali forti come la centralità della persona, la pace, il rispetto dei diritti umani. Ecco, forse l’attuale Unione ha urgenza di riscoprire la sua vera anima».
Oggi a Barcellona diverse organizzazioni che si battono per la difesa della vita, dal concepimento fino alla morte naturale, promuovono la celebrazione della Giornata internazionale della vita, di fronte alla Basilica della Sagrada Familia, disegnata dal noto architetto e servo di Dio Antonio Gaudí. È un'ulteriore tappa verso il divieto di distruggere gli embrioni umani e quindi verso la vita nascente. L’evento si svolgerà in contemporanea a oltre 480 manifestazioni, promosse dalla piattaforma “Sì alla vita” in tutta la Spagna, per reclamare il diritto alla vita dei nascituri. L’appuntamento di Barcellona avrà un carattere particolarmente festoso, essendo dedicato in modo speciale ai bambini. Durante la manifestazione si raccoglieranno firme di sostegno all’iniziativa cittadina “Uno di noi”, che chiede all’Unione Europea di proteggere il riconoscimento della dignità umana fin dal concepimento.
di Carlo Mafera
Sulle pagine del noto quotidiano cattolico Avvenire si leggeva tempo fa l’intervento dell’euro-deputato Carlo Casini, presidente del Comitato a difesa della Vita umana a partire dal suo concepimento: «Oggi non solo si pretende di assicurare il diritto all’aborto ma si incoraggiano anche attività che favoriscono l’interruzione volontaria di gravidanza e l’eliminazione degli embrioni». Il presidente del Mpv cita gli interventi senza paletti nella ricerca scientifica, i progetti di associazioni internazionali e ong che si occupano di salute, le campagne dirette della Ue sulla sanità pubblica. Tutti uniti nel negare che l’embrione sia «l’inizio dello sviluppo dell’essere umano», secondo quanto stabilito anche dalla Corte europea di giustizia. Da qui la richiesta alla Ue di «introdurre un divieto e porre fine al finanziamento di attività presupponenti la distruzione di embrioni umani». «L’Europa che in questi mesi discute molto di crisi e finanza – afferma Casini – non può essere solo avvitata sui temi economici. È nata su ideali forti come la centralità della persona, la pace, il rispetto dei diritti umani. Ecco, forse l’attuale Unione ha urgenza di riscoprire la sua vera anima».
Oggi a Barcellona diverse organizzazioni che si battono per la difesa della vita, dal concepimento fino alla morte naturale, promuovono la celebrazione della Giornata internazionale della vita, di fronte alla Basilica della Sagrada Familia, disegnata dal noto architetto e servo di Dio Antonio Gaudí. È un'ulteriore tappa verso il divieto di distruggere gli embrioni umani e quindi verso la vita nascente. L’evento si svolgerà in contemporanea a oltre 480 manifestazioni, promosse dalla piattaforma “Sì alla vita” in tutta la Spagna, per reclamare il diritto alla vita dei nascituri. L’appuntamento di Barcellona avrà un carattere particolarmente festoso, essendo dedicato in modo speciale ai bambini. Durante la manifestazione si raccoglieranno firme di sostegno all’iniziativa cittadina “Uno di noi”, che chiede all’Unione Europea di proteggere il riconoscimento della dignità umana fin dal concepimento.
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