Crollata una parte di un palazzo storico a Riviera di Chiaia a Napoli. Scricchiolii si udivano da tempo, secondo gli inquilini dello stabile. I testimoni raccontano: “Tremava tutto, prima dell’evacuazione, sembrava stesse succedendo un terremoto”. E si continua a scavare, con le mani e l’aiuto dei cani, per verificare che non ci siano persone sotto le macerie
Napoli (youreporternews) - Da mesi erano state segnalate crepe sui muri, scricchiolii e rumori paragonabili ad infiltrazioni d’acqua, hanno riferito gli inquilini del palazzo in Riviera di Chiaia a Napoli, crollato in parte, lunedì mattina. Lo stabile si trova vicino alla sede del consolato americano. Lo sgombero era già stato deciso, dopo varie segnalazioni. Al momento del crollo la zona era molto trafficata. Sul posto è arrivato il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano. Pochi minuti prima che il palazzo della Riviera di Chiaia crollasse, gli occupanti dell’edificio sono stati avvisati del pericolo dai vigili del fuoco ed invitati ad abbandonare l’edificio (guarda il video).
I pompieri stavano già lavorando ad una cabina elettrica crollata, vicino al palazzo storico, oggetto del cedimento strutturale. Forze dell’ordine e vigili del fuoco hanno provveduto a transennare l’area per tenere lontani curiosi e passanti dalla zona dell’accaduto. Il pericolo è che si possano verificare altri distacchi e fughe di gas.
Due agenti della polizia municipale sono salvi per miracolo, dopo che le macerie hanno colpito la vettura con cui sono accorsi sul lungomare napoletano.
Si scava con e mani, perché le ruspe hanno causato crolli ulteriori e con l’aiuto dei cani cerca persone, si verifica che nessuno sia rimasto coinvolto al momento del cedimento.
Tutta la zona della Riviera di Chiaia, a Napoli, interessata dal crollo è senz’acqua. Le scuole limitrofe sono state evacuate e il traffico interrotto. Il comune di Napoli ha disposto la riapertura provvisoria del lungomare di via Caracciolo su entrambi i sensi di marcia.
Un testimone, Vincenzo Senese, meccanico, lavorava proprio dove è crollata l’ala del palazzo della Riviera di Chiaia a Napoli. “Se non sono sotto le macerie è solo perchè sono stato chiamato da un cliente che aveva la macchina parcheggiata 50 metri più in là”, racconta.
“Prima è venuta giù la parte di sopra e poi si è sbriciolato tutto il resto. Ho sentito un boato, come se fosse una bomba e le urla disperate della gente”.
Napoli (youreporternews) - Da mesi erano state segnalate crepe sui muri, scricchiolii e rumori paragonabili ad infiltrazioni d’acqua, hanno riferito gli inquilini del palazzo in Riviera di Chiaia a Napoli, crollato in parte, lunedì mattina. Lo stabile si trova vicino alla sede del consolato americano. Lo sgombero era già stato deciso, dopo varie segnalazioni. Al momento del crollo la zona era molto trafficata. Sul posto è arrivato il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano. Pochi minuti prima che il palazzo della Riviera di Chiaia crollasse, gli occupanti dell’edificio sono stati avvisati del pericolo dai vigili del fuoco ed invitati ad abbandonare l’edificio (guarda il video).
I pompieri stavano già lavorando ad una cabina elettrica crollata, vicino al palazzo storico, oggetto del cedimento strutturale. Forze dell’ordine e vigili del fuoco hanno provveduto a transennare l’area per tenere lontani curiosi e passanti dalla zona dell’accaduto. Il pericolo è che si possano verificare altri distacchi e fughe di gas.
Due agenti della polizia municipale sono salvi per miracolo, dopo che le macerie hanno colpito la vettura con cui sono accorsi sul lungomare napoletano.
Si scava con e mani, perché le ruspe hanno causato crolli ulteriori e con l’aiuto dei cani cerca persone, si verifica che nessuno sia rimasto coinvolto al momento del cedimento.
Tutta la zona della Riviera di Chiaia, a Napoli, interessata dal crollo è senz’acqua. Le scuole limitrofe sono state evacuate e il traffico interrotto. Il comune di Napoli ha disposto la riapertura provvisoria del lungomare di via Caracciolo su entrambi i sensi di marcia.
Un testimone, Vincenzo Senese, meccanico, lavorava proprio dove è crollata l’ala del palazzo della Riviera di Chiaia a Napoli. “Se non sono sotto le macerie è solo perchè sono stato chiamato da un cliente che aveva la macchina parcheggiata 50 metri più in là”, racconta.
“Prima è venuta giù la parte di sopra e poi si è sbriciolato tutto il resto. Ho sentito un boato, come se fosse una bomba e le urla disperate della gente”.
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