I dati rilevati nel Dossier statistico immigrazione Caritas e Migrantes, confermano che la Lombardia è la prima regione italiana per presenza straniera.
Città Nuova - In Lombardia, a fine 2011 la popolazione straniera regolare complessiva, in base alla stima elaborata dal dossier statistico immigrazione Caritas e Migrantes, ammonta a 1.178.000 unità. Cioè pari al 23,5% del totale nazionale, conferendo alla Lombardia, il primo posto della regione a livello nazionale. Solamente nel comune di Milano al 31.12.2011, gli stranieri iscritti all’anagrafe sono 236.855. L’incidenza degli stranieri sul totale della popolazione milanese è pari al 17,7% (nel 2010 era del 16,4%). Ciò significa che ormai nel capoluogo lombardo più di 1 residente su 6 è immigrato. Questo rapporto aumenta ulteriormente se si prendono in considerazione i minori (0-17 anni): più di 1 minore su 5 a Milano è figlio di genitori stranieri. Più precisamente, i minori stranieri residenti a Milano sono 45.793 pari al 19,3% del totale (lo scorso anno erano 43.292), mentre i coetanei italiani sono 154.841, pari al 14% dei connazionali, l’86,1% degli immigrati ha al massimo 50 anni contro il 53,7% di italiani. Solo l’1,2% degli stranieri ha più di 71 anni, contro il 20,2% degli italiani.
La provenienza degli stranieri residenti a Milano è la seguente: Asia, Africa, Europa e America. Rispetto al 2010 emerge che il maggiore aumento in percentuale è stato registrato dai residenti provenienti dai paesi extra UE (+11,3%), dall’America (+10,1%) e dall’Asia (+10%), mentre si è ridotto ulteriormente l’incremento degli immigrati dall’Europa a 27 per cento (+4,7%). Mentre i paesi più rappresentati sono: Filippine (37.002 pari al 15,6%), Egitto (31.999, 13,5%), Cina (20.850, 8,8%), Perù (19.655, 8,3%), Sri Lanka (14.512, 6,1%) ed Ecuador (14.232, 6%). I paesi accresciuti maggiormente in valore assoluto sono Egitto (+3.356), Filippine (+3.257), Perù (+1.983), Cina (+1.904), Ucraina (+1.185). Le donne dal 2009 hanno superato per la prima volta i maschi, continuano tuttora a essere superiori numericamente (119.077 contro 117.778 maschi).
Esaminando i dati degli occupati nati all’estero distribuiti per settore, il principale comparto di inserimento degli immigrati è quello dei servizi che è pari al 60,5% del totale, segue l’industria (34,1%) e, infine, all’ultimo posto troviamo pesca e agricoltura (3%). Gli immigrati sono impiegati soprattutto nel settore dei servizi in sei province su undici (Como, Lodi, Milano, Pavia, Sondrio e Varese); nelle restanti province l’attività si concentra nell’industria. I primi cinque paesi di provenienza degli occupati, in Lombardia, nati all’estero sono Romania (102.922 addetti), Marocco (55.303), Albania (51.013), Egitto (43.572) e Cina (31.560).
In base ai dati Unioncamere/CNA, il numero di titolari di impresa di origine straniera registrati a fine 2011 sono 56.308, pari al 22,6% del totale nazionale, le aziende straniere hanno in prevalenza titolare rumeno (7.854), cinese (7.607), egiziano (7.520), marocchino (6.803) e albanese (5.315). Più della metà degli imprenditori stranieri in Lombardia operano nel settore artigianato (58,4%) con un notevole scarto rispetto al dato nazionale (48,9%). Secondo i dati del Ministero della Pubblica Istruzione, gli studenti non italiani iscritti nelle scuole lombarde nell’anno scolastico 2011/2012 sono 184.569, una metà dei quali è ormai nata in Italia. Essi costituiscono il 24,4% di tutti gli alunni stranieri presenti in Italia. L’incidenza di questi studenti sul totale della popolazione scolastica lombarda è pari al 13,2%, una quota superiore alla media nazionale (8,4%). Questo significa che, mediamente, in una classe lombarda uno studente su 7 è straniero.
Rispetto al 2010/2011 si registra una crescita degli iscritti di 11.727 unità, pari al 6,8% e tale incremento è leggermente più alto di quello registrato l’anno precedente, quando era pari al 5,4%, ma più contenuto rispetto al 10,5%, dell’anno prima ancora. Inoltre nella Regione, ormai quasi l’80% degli stranieri coniugati vive con il partner. E a Milano la percentuale di famiglie straniere sul totale ha superato quella degli immigrati singoli: un residente su sei è straniero, mentre una famiglia su cinque ha almeno un componente che è nato all’estero.
Quando si parla di immigrati occorre dunque pensare soprattutto a famiglie alle prese con problemi ordinari: la casa, la scuola per i figli, i rapporti con i vicini di casa. «Due le considerazioni secondo don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana. La prima: gli stranieri dimostrano di reggere anche alla prova della crisi economica più dura che abbiamo conosciuto. Dunque, dobbiamo riconoscere che le migrazioni sono ormai un fenomeno inevitabile, destinato a cambiare il volto del nostro Paese ed in particolare della Lombardia che continua ad essere l’avanguardia della nuova ed ormai sempre più definita società plurale. La seconda è che gli stranieri sono sempre di più famiglie. E dal momento che accoglierle è anche nel nostro interesse, dovremmo favorire i ricongiungimenti familiari per chi dimostra di voler integrarsi e cambiare la legge sulla cittadinanza, riconoscendo che i bambini nati in Italia anche da genitori stranieri sono italiani a tutti gli effetti».
Città Nuova - In Lombardia, a fine 2011 la popolazione straniera regolare complessiva, in base alla stima elaborata dal dossier statistico immigrazione Caritas e Migrantes, ammonta a 1.178.000 unità. Cioè pari al 23,5% del totale nazionale, conferendo alla Lombardia, il primo posto della regione a livello nazionale. Solamente nel comune di Milano al 31.12.2011, gli stranieri iscritti all’anagrafe sono 236.855. L’incidenza degli stranieri sul totale della popolazione milanese è pari al 17,7% (nel 2010 era del 16,4%). Ciò significa che ormai nel capoluogo lombardo più di 1 residente su 6 è immigrato. Questo rapporto aumenta ulteriormente se si prendono in considerazione i minori (0-17 anni): più di 1 minore su 5 a Milano è figlio di genitori stranieri. Più precisamente, i minori stranieri residenti a Milano sono 45.793 pari al 19,3% del totale (lo scorso anno erano 43.292), mentre i coetanei italiani sono 154.841, pari al 14% dei connazionali, l’86,1% degli immigrati ha al massimo 50 anni contro il 53,7% di italiani. Solo l’1,2% degli stranieri ha più di 71 anni, contro il 20,2% degli italiani.
La provenienza degli stranieri residenti a Milano è la seguente: Asia, Africa, Europa e America. Rispetto al 2010 emerge che il maggiore aumento in percentuale è stato registrato dai residenti provenienti dai paesi extra UE (+11,3%), dall’America (+10,1%) e dall’Asia (+10%), mentre si è ridotto ulteriormente l’incremento degli immigrati dall’Europa a 27 per cento (+4,7%). Mentre i paesi più rappresentati sono: Filippine (37.002 pari al 15,6%), Egitto (31.999, 13,5%), Cina (20.850, 8,8%), Perù (19.655, 8,3%), Sri Lanka (14.512, 6,1%) ed Ecuador (14.232, 6%). I paesi accresciuti maggiormente in valore assoluto sono Egitto (+3.356), Filippine (+3.257), Perù (+1.983), Cina (+1.904), Ucraina (+1.185). Le donne dal 2009 hanno superato per la prima volta i maschi, continuano tuttora a essere superiori numericamente (119.077 contro 117.778 maschi).
Esaminando i dati degli occupati nati all’estero distribuiti per settore, il principale comparto di inserimento degli immigrati è quello dei servizi che è pari al 60,5% del totale, segue l’industria (34,1%) e, infine, all’ultimo posto troviamo pesca e agricoltura (3%). Gli immigrati sono impiegati soprattutto nel settore dei servizi in sei province su undici (Como, Lodi, Milano, Pavia, Sondrio e Varese); nelle restanti province l’attività si concentra nell’industria. I primi cinque paesi di provenienza degli occupati, in Lombardia, nati all’estero sono Romania (102.922 addetti), Marocco (55.303), Albania (51.013), Egitto (43.572) e Cina (31.560).
In base ai dati Unioncamere/CNA, il numero di titolari di impresa di origine straniera registrati a fine 2011 sono 56.308, pari al 22,6% del totale nazionale, le aziende straniere hanno in prevalenza titolare rumeno (7.854), cinese (7.607), egiziano (7.520), marocchino (6.803) e albanese (5.315). Più della metà degli imprenditori stranieri in Lombardia operano nel settore artigianato (58,4%) con un notevole scarto rispetto al dato nazionale (48,9%). Secondo i dati del Ministero della Pubblica Istruzione, gli studenti non italiani iscritti nelle scuole lombarde nell’anno scolastico 2011/2012 sono 184.569, una metà dei quali è ormai nata in Italia. Essi costituiscono il 24,4% di tutti gli alunni stranieri presenti in Italia. L’incidenza di questi studenti sul totale della popolazione scolastica lombarda è pari al 13,2%, una quota superiore alla media nazionale (8,4%). Questo significa che, mediamente, in una classe lombarda uno studente su 7 è straniero.
Rispetto al 2010/2011 si registra una crescita degli iscritti di 11.727 unità, pari al 6,8% e tale incremento è leggermente più alto di quello registrato l’anno precedente, quando era pari al 5,4%, ma più contenuto rispetto al 10,5%, dell’anno prima ancora. Inoltre nella Regione, ormai quasi l’80% degli stranieri coniugati vive con il partner. E a Milano la percentuale di famiglie straniere sul totale ha superato quella degli immigrati singoli: un residente su sei è straniero, mentre una famiglia su cinque ha almeno un componente che è nato all’estero.
Quando si parla di immigrati occorre dunque pensare soprattutto a famiglie alle prese con problemi ordinari: la casa, la scuola per i figli, i rapporti con i vicini di casa. «Due le considerazioni secondo don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana. La prima: gli stranieri dimostrano di reggere anche alla prova della crisi economica più dura che abbiamo conosciuto. Dunque, dobbiamo riconoscere che le migrazioni sono ormai un fenomeno inevitabile, destinato a cambiare il volto del nostro Paese ed in particolare della Lombardia che continua ad essere l’avanguardia della nuova ed ormai sempre più definita società plurale. La seconda è che gli stranieri sono sempre di più famiglie. E dal momento che accoglierle è anche nel nostro interesse, dovremmo favorire i ricongiungimenti familiari per chi dimostra di voler integrarsi e cambiare la legge sulla cittadinanza, riconoscendo che i bambini nati in Italia anche da genitori stranieri sono italiani a tutti gli effetti».
di Silvano Gianti
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.