Nei primi due giorni della kermesse riminese l’evento maggiormente evidenziato dai media è stato senz’altro la visita del presidente del Consiglio Monti., che, in effetti, è stato l’avvenimento che ha richiamato il maggior numero di persone. Accolto da uno scroscio interminabile di applausi, il premier è apparso a suo agio con il tema del Meeting “La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito”: il suo intervento e le risposte date durante le interviste sono segno che la fiducia che nutre nell’uomo viene prima di quella nei decreti e che è chiaramente consapevole che, per una uscita da una crisi che è anche antropologica, la necessità che l’uomo torni autenticamente religioso è primaria.

Ed è proprio questa stima dell’uomo cercatore di infinito che ha mosso Giorgio Vittadini (presidente della Fondazione per la Sussidiarietà) a chiedere al presidente Monti di liberare risorse, puntare sul capitale umano nelle scuole e nelle università, eliminare quanto impedisce ai giovani di intraprendere un percorso formativo professionale. Da parte sua, l’ex professore di economia della Bocconi ha ricordato che nella vita bisogna essere aperti all’imprevisto non come ad un accidente ma come ad una sfida.

Al termine dell’incontro Monti ha visitato la mostra allestita allo stand “B5”, intitolata “L’imprevedibile istante”. La mostra descrive un’ Italia che sta già cambiando, racconta quella fase della vita dei giovani in cui si progetta il futuro, lo studio e poi l’impegno professionale. Questo percorso viene esplicitato tramite la rappresentazione di pannelli che illustrano esempi creativi di risposta alla crisi che emergono dentro la scuola, l’università e l’imprenditoria e che danno fiducia per il futuro, per ripartire.

C’è ragione di avere speranza: “Di fronte all’insicurezza e alla drammaticità nella quale siamo chiamati a vivere, c’è un’unica ragione che ci da l’ardire di testimoniare il contenuto della nostra esperienza. La ragione è ciò che viviamo, anche con questo Meeting, e ci fa percepire positiva e piena il senso dell’esistenza”, ha detto Vittadini. Non è possibile negare che ci sono circostanze che remano contro. Sono le difficoltà dovute ai difetti del sistema. Tuttavia, Monti ha promesso: “Scrosteremo i poteri corporativi“ ed ha aggiunto che “un’intera generazione di giovani paga le conseguenze gravissime della scarsa lungimiranza di chi in passato non ha onorato il dovere di impegnarsi”. Ciononostante è di conforto che l’Italia stia attraversando un periodo di relativa calma nella storica litigiosità tra i partiti, cosicché “con un soprassalto di responsabilità come quello attuale si i possono affrontare problemi rinviati per decenni”.