Ripreso il controllo di Baba Amr, quartiere di Homs fino a qualche giorno fa roccaforte dell’opposizione armata, il regime di Damasco ha dato il via libera all’ingresso in Siria di Valerie Amos, vice segretaria generale dell’Onu con delega per gli Affari umanitari. Lo ha riferito la stessa Amos precisando che si recherà a Damasco il prossimo mercoledì.

Misna - Dovrebbe invece arrivare sabato nel suo nuovo ruolo di inviato congiunto di Onu e Lega Araba, l’ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. In questo caso la notizia è stata riferita dalla televisione di Stato siriana, ma si attendono conferme dal diretto interessato che avrà il compito di individuare forme di dialogo tra governo e opposizione per far uscire il paese dalla crisi. L’agenzia di stampa ‘Sana’, voce ufficiale del regime, ha dato ampio spazio alle elezioni presidenziali russe e alla vittoria di Vladimir Putin. Un risultato che per Damasco significa molto probabilmente la garanzia di poter ancora contare sul sostegno della Russia a livello internazionale.

Sul fronte degli scontri, l’esercito siriano ha continuato la sua offensiva contro posizioni occupate dai ribelli, a Homs e Rastan in particolare. La decisione di formare una commissione militare, annunciata dal Consiglio nazionale siriano di Burhan Ghalioun (organismo che riunisce diversi gruppi di opposizione), non ha intanto raccolto molti entusiasmi tra le fila stesse di altri movimenti di opposizione. Secondo dichiarazioni riferite da diversi mezzi di stampa, il Consiglio rivoluzionario di Homs ha detto di voler mantenere la propria autonomia, mentre i vertici del cosiddetto Esercito libero siriano hanno riferito di non essere stati coinvolti.