Giunta alla 15.ma edizione si svolge oggi in Italia la Giornata Nazionale per la Colletta Alimentare.
Radio Vaticana - Presso una fittissima rete di supermercati è possibile fare la spesa per chi vive in condizioni di povertà. La tradizionale iniziativa del Banco Alimentare nell’ultimo sabato di novembre vede coinvolti quest’anno 120 mila volontari, prevalentemente giovani: solo nel 2010 sono stati più di 5 milioni i consumatori che hanno aderito, per un totale di 9400 tonnellate di cibo donato ad oltre un milione e quattrocentomila poveri. Al microfono di Paolo Ondarza il direttore generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus Marco Lucchini: ascolta
R. – La colletta non risolve i problemi del mondo, ma è un incoraggiamento in un momento in cui sembra che solo alcuni grandi potenti possano cambiare le sorti del mondo. Abbiamo visto delle persone, e in particolare una persona anziana, che è venuta a comprare solo un litro di latte: è uscita, comprando due mezzi litri di latte - quindi la sua spesa era quella, non poteva fare altro - ma mezzo litro lo ha portato a casa con sé e l’altro mezzo ce lo ha donato.
D. – Che cosa si può acquistare recandosi in numerosissimi supermercati e ipermercati di tutta Italia?
R. – Sì, sono più di ottomila, e se qualcuno vuole può andare sul nostro sito e vedere anche esattamente dove, magari vicino a casa. Si può acquistare olio, scatolame – carne e tonno in scatola, legumi, pelati – e prodotti per bambini, dai biscotti a tutto ciò che ha a che fare con l’infanzia.
D. – Qualcosa credo sia cambiato in questi 15 anni, ce lo dicono anche i dati Istat: ci sono nuove povertà...
R. – Oggi sono le famiglie ad avere più difficoltà e quelle con bambini ne hanno ancora di più: sono le famiglie medie, che vivevano con dignità e che per la perdita del lavoro oppure, purtroppo, a causa di una separazione hanno più difficoltà. Non è raro vedere dei mariti che vanno a cena o a pranzo in una mensa per poveri e invece vedere le mogli, magari con i figli, che si rivolgono ad una parrocchia per avere il pacco famiglia. Quindi, sicuramente noi dobbiamo tenere conto di questa realtà. Ma la cosa che più colpisce è che tutti coloro che si coinvolgono nella colletta, ne escono poi nel quotidiano più coinvolti. Proprio oggi un disoccupato ci diceva: “Io sono qua perché mi hanno aiutato e se oggi non ho lavoro, ho però tempo e posso quindi fare qualcosa per chi è come me o sta peggio di me”. (ap)
Radio Vaticana - Presso una fittissima rete di supermercati è possibile fare la spesa per chi vive in condizioni di povertà. La tradizionale iniziativa del Banco Alimentare nell’ultimo sabato di novembre vede coinvolti quest’anno 120 mila volontari, prevalentemente giovani: solo nel 2010 sono stati più di 5 milioni i consumatori che hanno aderito, per un totale di 9400 tonnellate di cibo donato ad oltre un milione e quattrocentomila poveri. Al microfono di Paolo Ondarza il direttore generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus Marco Lucchini: ascoltaR. – La colletta non risolve i problemi del mondo, ma è un incoraggiamento in un momento in cui sembra che solo alcuni grandi potenti possano cambiare le sorti del mondo. Abbiamo visto delle persone, e in particolare una persona anziana, che è venuta a comprare solo un litro di latte: è uscita, comprando due mezzi litri di latte - quindi la sua spesa era quella, non poteva fare altro - ma mezzo litro lo ha portato a casa con sé e l’altro mezzo ce lo ha donato.
D. – Che cosa si può acquistare recandosi in numerosissimi supermercati e ipermercati di tutta Italia?
R. – Sì, sono più di ottomila, e se qualcuno vuole può andare sul nostro sito e vedere anche esattamente dove, magari vicino a casa. Si può acquistare olio, scatolame – carne e tonno in scatola, legumi, pelati – e prodotti per bambini, dai biscotti a tutto ciò che ha a che fare con l’infanzia.
D. – Qualcosa credo sia cambiato in questi 15 anni, ce lo dicono anche i dati Istat: ci sono nuove povertà...
R. – Oggi sono le famiglie ad avere più difficoltà e quelle con bambini ne hanno ancora di più: sono le famiglie medie, che vivevano con dignità e che per la perdita del lavoro oppure, purtroppo, a causa di una separazione hanno più difficoltà. Non è raro vedere dei mariti che vanno a cena o a pranzo in una mensa per poveri e invece vedere le mogli, magari con i figli, che si rivolgono ad una parrocchia per avere il pacco famiglia. Quindi, sicuramente noi dobbiamo tenere conto di questa realtà. Ma la cosa che più colpisce è che tutti coloro che si coinvolgono nella colletta, ne escono poi nel quotidiano più coinvolti. Proprio oggi un disoccupato ci diceva: “Io sono qua perché mi hanno aiutato e se oggi non ho lavoro, ho però tempo e posso quindi fare qualcosa per chi è come me o sta peggio di me”. (ap)
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.