Ieri l’ottava udienza preliminare per la morte della piccola Sarah Scazzi al Palazzo di Giustizia di Taranto
di Benedetta Biasci
Il “Caso Scazzi” appare sempre più complicato: qual è la verità tra le molteplici versioni che ha fornito ai Pm lo zio di Sarah, Michele Misseri? Gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, difensori di Sabrina Misseri (accusata con la madre, Cosima Serrano, di omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere), non hanno dubbi: la verità sull’omicidio sta nella prima confessione di Michele Misseri, che si autoaccusa di tutto, dal delitto alla soppressione del cadavere. L’unica ritrattazione plausibile, spiega Franco Coppi, è “la ritrattazione della ritrattazione” che “ha messo le cose a posto, spiegando tante cose”. Su Sabrina ''non solo non ci sono gravi indizi di colpevolezza, ma anzi c'è la prova dell'innocenza della malcapitata''. E il movente? Per la difesa di Sabrina risiede nell’interesse sessuale dello zio verso la nipote quindicenne. Michele Misseri è per Franco Coppi un “caso interessante dal punto di vista psichiatrico” e per questo invita il GUP a disporre l’audizione dello psicologo e dello psichiatra del carcere, che hanno avuto colloqui con Michele Misseri quando quest’ultimo era detenuto.
Anche la difesa di Cosima ha ribadito la mancanza di prove concrete. “La Cassazione, con la sua sentenza di annullamento con rinvio dell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Cosima, ha già indicato l'assoluta mancanza di indizi e valutazioni serie a carico della donna'' ha sostenuto Luigi Rella, uno degli avvocati della madre di Sabrina. La testimonianza della fioraia, che racconta ai Pm di aver visto Cosima Serrano obbligare Sarah a salire sulla sua auto, non può che essere un sogno in quanto priva di riscontri reali. Anche la testimonianza di Donato Masseri, l’uomo che ha dichiarato di aver visto Cosima sfrecciare a tutta velocità con la sua auto per le vie di Avetrana, sarebbe “priva di attinenza per l’ora e per luogo”. Intanto è stata fissata una nuova udienza preliminare, il 3 novembre, dove verranno ascoltati i difensori di tutti e 3 gli imputati.
di Benedetta BiasciIl “Caso Scazzi” appare sempre più complicato: qual è la verità tra le molteplici versioni che ha fornito ai Pm lo zio di Sarah, Michele Misseri? Gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, difensori di Sabrina Misseri (accusata con la madre, Cosima Serrano, di omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere), non hanno dubbi: la verità sull’omicidio sta nella prima confessione di Michele Misseri, che si autoaccusa di tutto, dal delitto alla soppressione del cadavere. L’unica ritrattazione plausibile, spiega Franco Coppi, è “la ritrattazione della ritrattazione” che “ha messo le cose a posto, spiegando tante cose”. Su Sabrina ''non solo non ci sono gravi indizi di colpevolezza, ma anzi c'è la prova dell'innocenza della malcapitata''. E il movente? Per la difesa di Sabrina risiede nell’interesse sessuale dello zio verso la nipote quindicenne. Michele Misseri è per Franco Coppi un “caso interessante dal punto di vista psichiatrico” e per questo invita il GUP a disporre l’audizione dello psicologo e dello psichiatra del carcere, che hanno avuto colloqui con Michele Misseri quando quest’ultimo era detenuto.
Anche la difesa di Cosima ha ribadito la mancanza di prove concrete. “La Cassazione, con la sua sentenza di annullamento con rinvio dell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Cosima, ha già indicato l'assoluta mancanza di indizi e valutazioni serie a carico della donna'' ha sostenuto Luigi Rella, uno degli avvocati della madre di Sabrina. La testimonianza della fioraia, che racconta ai Pm di aver visto Cosima Serrano obbligare Sarah a salire sulla sua auto, non può che essere un sogno in quanto priva di riscontri reali. Anche la testimonianza di Donato Masseri, l’uomo che ha dichiarato di aver visto Cosima sfrecciare a tutta velocità con la sua auto per le vie di Avetrana, sarebbe “priva di attinenza per l’ora e per luogo”. Intanto è stata fissata una nuova udienza preliminare, il 3 novembre, dove verranno ascoltati i difensori di tutti e 3 gli imputati.
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