L’ex terrostista Cesare Battisti rilascia un’intervista all’Ansa in cui si professa innocente per gli omicidi di cui è accusato e dichiara che non si pentirà mai per la sua appartenenza al gruppo armato dei Pac, “Proletari armati per il comunismo”.

In una lunga intervista rilasciata all’Ansa l’ex terrorista dei Pac, Cesare Battisti. chiede perdono per le responsabilità politiche che egli stesso si attribuisce per gli ‘anni di piombo’. Battisti però non vuol sentir parlare di ‘pentimento’: "E' una parola che non mi piace, è una ipocrisia, è sinonimo di delazione, è legata alla religione". Ammette che la lotta armata non è stato il modo giusto per tentare di cambiare le cose in Italia durante gli anni ’70.
Battisti ancora oggi si professa non colpevole degli omicidi attribuitigli dalla giustizia italiana e durante l’intersvista parla anche del suo futuro. Attualmente vive a casa di un amico in un paesino sul litorale paolista e parla del contratto che gli è stato offerto da una casa editrice brasiliana per la pubblicazione del suo ultimo libro: “Ai pieni del muro”.
Le esternazioni di innocenza espresse da Battisti hanno destato molto sdegno in Italia ed il Ministro degli estere Frattini condanna le parole dell’ex terrorista: "Sono dichiarazioni orribili che ovviamente non meritano nessuna risposta da parte istituzionale".