sabato, maggio 21, 2011
Sono state rese note le motivazioni che hanno portato la Cassazione a considerare “inamissibile” il primo ricorso sulla scarcerazione di Sabrina Misseri, in carcere perché accusata dal padre dell’omicidio della cuginetta Sara. Mentre la seconda richiesta dei nuovi legali di Sabrina è stata rinviata in esame al tribunale di Taranto.

della nostra corrispondente Federica Scorpo

Dalle decisione dei giudici emergono alcuni aspetti: apparentemente sarebbe un duro colpo per l’impianto accusatorio, la Cassazione ha smontato punto per punto alcuni elementi che avevano inchiodato Sabrina. Primo tra tutti “Michele Misseri è inattendibile”: il padre di Sabrina, in carcere da sette mesi per l’omicidio di Sara, ha infatti dato ben 7 versioni differenti sui fatti, tra cui quella che ha coinvolto la figlia nel delitto. Secondo la Cassazione, la sola confessione del padre, ritenuto appunto inattendibile, non è una motivazione sufficiente al coinvolgimento della ragazza. Altro punto sarebbe il movente: la Cassazione ha chiesto che sia ripreso il movente sessuale poco approfondito dal tribunale di Taranto. Il movente alla base della custodia cautelare di Sabrina sarebbe quello della gelosia verso la cugina, preferita a lei da Ivano, il ragazzo di cui era innamorata ma non corrisposta. Un movente che non regge da solo, considerato troppo poco per tanta violenza. La Cassazione ha anche chiesto l’approfondimento dell’ora del delitto, da cui si potrebbe ricostruire tutta la scena del delitto.

In realtà, nonostante le contestazioni che comunque riguardavano le prime motivazioni che hanno portato alla carcerazione di Sabrina, la Cassazione ha deciso che la ragazza resterà in carcere, quindi non c’è stata nessuna svolta né battuta d’arresto. Anche perché il provvedimento si riferiva alle indagini fino al 18 gennaio, e da allora in realtà le motivazioni potrebbero essere cambiate e forse anche aggravate, così come s’ipotizza dalle ultime notizie. Si attende quindi il riesame del secondo ricorso per decidere la sorte di Sabrina: la procura di Taranto ha già dichiarato che le indagini stanno procedendo a prescindere dalle dichiarazioni di Misseri, quindi ci potrebbero essere dei nuovi elementi.
Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, ci potrebbero essere a breve nuovi indagati nella famiglia Misseri, e anche Sabrina pare possa essere nuovamente indagata con una posizione diversa. Mercoledì 25 maggio saranno resi noti i risultati del Dna trovato nei gancetti del cellulare di Sara e che sono stati comparati con quello di Cosima Serrano, Ivano Russo, Cosimo Cosma e Carmine Misseri, e anche le tracce di Dna trovate sui compressori sequestrati nel garage “degli orrori”.

Oggi invece sono stati interrogati i parenti del super-testimone, il fiorista di Avetrana, che avrebbe raccontato a persone a lui vicine di aver visto Sara quel 26 agosto seguita da una macchina e costretta da Cosima a salire nella macchina tirata per i capelli. Il fiorista, come sappiamo, si è rifiutato di confermare la deposizione, dicendo che forse era un sogno, e per questo gli inquirenti stanno interrogando le persone a lui vicine.
Sembra proprio che gli inquirenti stiano chiudendo il cerchio e abbiano qualche asso nella manica che esula dalle mille verità della famiglia Misseri. Forse, Sara avrà finalmente giustizia!

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