giovedì, dicembre 23, 2010
Altra giornata di manifestazioni per gli universitari italiani. Niente scontri, dimostrazioni pacifiche

PeaceReporter - "Voi chiusi nella zona rossa, noi liberi nella città", con questo slogan gli studenti universitari di tutta Italia oggi hanno manifestato pacificamente contro il ddl Gelmini, in discussione al Senato. A differenza dell'ultima protesta del 14 dicembre questa volta non ci sono stati scontri né tentativi di entrare nella zona rossa. In serata una delegazione di universitari è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non ci sono dubbi sull'approvazione del ddl, nonostante i ritardi per il caos di ieri sul voto degli emendamenti. Nella capitale, la manifestazione ha portato in piazza circa 10 mila studenti che hanno puntato verso la zona est della città.

Il presidente della Repubblica ha ricevuto nel al Quirinale gli studenti che protestano contro la riforma dell'università e che il 20 avevano preparato una lettera, scritta dai collettivi studenteschi della Sapienza, per chiedergli di non firmare il ddl Gelmini. "Non firmi - avevano scritto gli studenti - sarà così in piazza anche lei al nostro fianco. Se apporrà la Sua firma alla legge Gelmini Lei sancirà la cancellazione del Diritto allo Studio, uno dei diritti fondamentali della Costituzione intesa come patto fondante della nostra società, che garantisce equità e democrazia".

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