venerdì, luglio 17, 2009
La salma del sacerdote spagnolo Mariano Arroyo, assassinato all’alba di lunedì scorso, è stata consegnata ieri alla Chiesa cattolica, che ha fissato per domani, nella cattedrale dell’Avana, la Messa esequiale.

Radio Vaticana - Nello stesso giorno - riferisce l'agenzia Fides - il defunto sarà traslato via aerea in Spagna. Secondo fonti diplomatiche e religiose, le autorità cubane hanno già concluso l’autopsia: al momento del ritrovamento, il corpo del sacerdote, 74 anni, era imbavagliato, ammanettato, parzialmente bruciato in un letto della casa annessa alla sua chiesa, nel quartiere residenziale “Regola” dell’Avana. Il cancelliere dell’arcivescovado della capitale cubana, mons. Ramón Suárez Polcari, ha affermato in un comunicato che il cardinale Jaime Ortega, arcivescovo dell’Avana, ha disposto che la funzione funebre abbia luogo domani mattina nella cattedrale, all’Avana Vecchia, considerato “lo straordinario lavoro missionario, lo zelo apostolico e la donazione sacerdotale del defunto”. “Domani pomeriggio, i resti di padre Mariano Arroyo saranno trasportati in Spagna, per ricevere una cristiana sepoltura nella sua terra di origine (Cantabria), in accordo con le volontà dei suoi parenti”, aggiungeva il testo. La Santa Messa sarà presieduta dallo stesso cardinale. Si tratta del secondo sacerdote spagnolo assassinato quest’anno a Cuba. Il 14 febbraio scorso, infatti, nel quartiere di Lawton venne rinvenuto il cadavere di don Eduardo de la Fuente, di 61 anni, parroco di Santa Chiara. Fino ad oggi non sono stati resi noti i riscontri delle indagini su nessuno dei due casi, che sono simili, poiché “la procedura è la stessa: la tortura e l’accanimento”, come ha affermato il sacerdote spagnolo Isidro Hoyos, amico delle due vittime e parroco di Alamar, alla periferia de L’Avana. (R.P.)


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