venerdì, luglio 10, 2009
Sta assumendo proporzioni gravissime la situazione nello Stato cinese nord-occidentale dello Xinjang

Radio Vaticana - Da giorni l’etnia minoritaria “uighura”, di fede musulmana, e quella cinese “han” si scontrano in piazza e, proprio secondo fonti uighure, i morti sarebbero già oltre 800. Il governo parla invece di 156 morti. Ieri le autorità avevano proclamato la pena di morte per i responsabili di omicidio e di altre gravi violenze. Anche oggi il presidente Hu Jintao, rientrato precipitosamente dall’Italia, ha annunciato pene severe per i responsabili delle violenze. Nelle ultime ore si parla di situazione sotto controllo nella capitale Urumqi, ma si attendono nuovi disordini. Sulla violazione dei diritti umani nella regione Roberta Rizzo ha raccolto l’appello di Paola de Pirro, coordinatrice per Cina e Tibet di Amnesty International.


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