"Chiedo un rinnovamento del sacerdozio attraverso una maggiore vita di preghiera" e una sempre più grande consapevolezza dell'identità e della missione.
Fraticappuccini.it - È quanto ha detto l'arcivescovo di Boston, il cardinale Sean Patrick O'Malley, [ofm cap, NdR] durante una convocazione di presbiteri per l'inaugurazione dell'Anno Sacerdotale, alla quale hanno partecipato quasi 400 sacerdoti per preparare l'Anno che segna il 150.mo anniversario della morte di San Giovanni Maria Vianney, il Santo Curato d'Ars. Il porporato ha sottolineato l'esempio del Santo e il suo operato in una situazione che, "umanamente parlando, sembra impossibile", caratterizzata da "indifferenza, ostilità, cinismo in un mondo post-rivoluzione francese in cui la cultura era stata rovesciata". "Nella vita di Giovanni Maria Vianney c'erano grandi mentori, sacerdoti santi che hanno aiutato questo chierico dalle capacità limitate. L'incoraggiamento e il buon esempio di questi sacerdoti santi lo posero su una via che portò alla trasformazione sua e della sua parrocchia", ha aggiunto.
Il cardinale O'Malley ha osservato, rende noto l'agenzia Zenit, che mentori di questo tipo sono necessari anche oggi per aiutare i nuovi sacerdoti a comprendere la propria identità, e ha ricordato l'amore di San Giovanni Maria Vianney per coloro che doveva servire, "anche quando non lo apprezzavano, erano totalmente indifferenti o gli si opponevano apertamente". "Parte dell'identità di un sacerdote diocesano deve essere l'amore per il suo popolo", ha proseguito il cardinale O'Malley. "Non un amore egoista o narcisistico, ma uno che si traduce in un pressante desiderio di aiutare la gente a conoscere Dio e a sperimentare il suo amore". Il porporato ha osservato che il celibato sacerdotale "deve saper esprimere il nostro amore pastorale".
"Per un sacerdote diocesano, il celibato significa una paternità speciale, un amore che dona la vita per il nostro popolo". Il porporato ha annunciato anche una campagna che avrà luogo durante questo Anno Sacerdotale, chiamata "Leaving the Lights On" (Lasciare le luci accese), che includerà confessioni il mercoledì sera durante l'Avvento e la Quaresima e un programma promozionale per preparare alla riconciliazione. L'iniziativa "incoraggerà il nostro popolo cattolico a rimettersi in contatto con questo sacramento della misericordia di Dio", ha spiegato, e come sacerdoti "questo sacramento deve essere parte del nostro viaggio spirituale". (V.V.)
Fraticappuccini.it - È quanto ha detto l'arcivescovo di Boston, il cardinale Sean Patrick O'Malley, [ofm cap, NdR] durante una convocazione di presbiteri per l'inaugurazione dell'Anno Sacerdotale, alla quale hanno partecipato quasi 400 sacerdoti per preparare l'Anno che segna il 150.mo anniversario della morte di San Giovanni Maria Vianney, il Santo Curato d'Ars. Il porporato ha sottolineato l'esempio del Santo e il suo operato in una situazione che, "umanamente parlando, sembra impossibile", caratterizzata da "indifferenza, ostilità, cinismo in un mondo post-rivoluzione francese in cui la cultura era stata rovesciata". "Nella vita di Giovanni Maria Vianney c'erano grandi mentori, sacerdoti santi che hanno aiutato questo chierico dalle capacità limitate. L'incoraggiamento e il buon esempio di questi sacerdoti santi lo posero su una via che portò alla trasformazione sua e della sua parrocchia", ha aggiunto.Il cardinale O'Malley ha osservato, rende noto l'agenzia Zenit, che mentori di questo tipo sono necessari anche oggi per aiutare i nuovi sacerdoti a comprendere la propria identità, e ha ricordato l'amore di San Giovanni Maria Vianney per coloro che doveva servire, "anche quando non lo apprezzavano, erano totalmente indifferenti o gli si opponevano apertamente". "Parte dell'identità di un sacerdote diocesano deve essere l'amore per il suo popolo", ha proseguito il cardinale O'Malley. "Non un amore egoista o narcisistico, ma uno che si traduce in un pressante desiderio di aiutare la gente a conoscere Dio e a sperimentare il suo amore". Il porporato ha osservato che il celibato sacerdotale "deve saper esprimere il nostro amore pastorale".
"Per un sacerdote diocesano, il celibato significa una paternità speciale, un amore che dona la vita per il nostro popolo". Il porporato ha annunciato anche una campagna che avrà luogo durante questo Anno Sacerdotale, chiamata "Leaving the Lights On" (Lasciare le luci accese), che includerà confessioni il mercoledì sera durante l'Avvento e la Quaresima e un programma promozionale per preparare alla riconciliazione. L'iniziativa "incoraggerà il nostro popolo cattolico a rimettersi in contatto con questo sacramento della misericordia di Dio", ha spiegato, e come sacerdoti "questo sacramento deve essere parte del nostro viaggio spirituale". (V.V.)
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