Silvio Foini ci prepara al 21-12-2012...

Dai ragazzi che ci siamo! Potrebbero essere le ultime ore di questo pazzo mondo. Almeno così hanno lasciato detto, prima che il loro mondo svanisse, quei porta-sfiga dei Maya. Che fare? Rassegnarsi o non perdersi d’animo? Soluzioni per farla franca e sopravvivere ce ne sono a bizzeffe, la fantasia si scateni! Qualcuno sta già facendo vela verso alcuni lidi indicati come immuni alla catastrofe planetaria, altri ammassano derrate di cibo e acqua in luoghi sotterranei, altri ancora si stanno radunando in conventi di fraticelli... (continua)

L’ex presidente Dimitri Nedved se lo è lasciato sfuggire in un fuori onda

di Silvio Foini

Ma per noi italiani non dovrebbe essere una novità: gli alieni hanno la loro base qui sulla Terra e precisamente a Roma. I vari Colli dell’Urbe sono distaccamenti dell’impero galattico degli “Emobibens”, originari di un pianeta all’estremo limite della via Lattea che si chiama Politicum. Sono esseri che si presentano alla vista sotto varie forme e dimensioni... (continua)

Per il ritorno in campo di Berlusconi, il nostro Silvio Foini rivisita il “Teodorico da Verona” di Carducci

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Dare del «cavernicolo» a qualcuno oggi potrebbe essere un grazioso complimento...

di Silvio Foini

Secondo una ricerca condotta dal professor Gerald Crabtree, un genetista dell'università di Stanford, sembra che i nostri antenati armati di clava fossero molto più intelligenti dei loro attuali posteri armati di iPad. Personalmente non faccio fatica a crederlo… Quotidianamente, o quasi, mi imbatto ahimè in persone che, o per modo di fare o per comprendonio, mi lasciano turbato... (continua)

La rivisitazione satirica del nostro Silvio Foini

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Nell'Italia post-berlusconiana Silvio Foini ci racconta in chiave satirica l'esodo biblico

Or avvenne che nell’Italia post-berlusconiana in molti lavoranti si trovaron a spasso, avendo la sovrintendente Phornerus teso loro un vil tranello: “Vai in pension che molto è bello!”. Costoro andarono in pensione ma mal gliene incolse: l’arcigna Phornerus fece una pernacchia e di pension non vi fu mai traccia. I lavoranti ignudi e malnutriti rivolsero allora preghiera al Signore dei pensionati che li ascoltò: mandò un uomo il cui nome era Giuseppe e che era venuto a nuoto dallo stretto. Costui vestito di molti gran capelli promise mari e monti ai poverelli: “Andate fra le genti e predicate la bella novella: presto io Monti getterò da sella e quando assiso alfine in Parlamento, farò del vostro cuor un cuor contento!”... (continua)

Rilettura satirica da parte di Silvio Foini del sonetto di Dante

Tanto gentile e tanto onesta pare
la Rosy mia quando Floris e pubblico saluta
ch’ogne lingua deven tremando muta
e a Ballarò la lasciano parlare!
Ella s’infervora sentendosi laudare
e l’altrui bocca suol stizzita tappare
par che sia oracola venuta dal cielo
in terra a Berluscon sgridare... (continua)

Lo disse Dante, lo confermò Foini: ormai siam dentro fino ar collo nei casini

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Dalla poesia di Giuseppe Giusti, una canzone di Silvio Foini per Formigoni

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Un’ode satirica del nostro Silvio Foini dedicata a Mario Monti

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...e milanisti d’arabbia!

di Silvio Foini

Questa è la nuova puntata della saga familiar-sportiva del nostro Berlusca, presidente di tutto. Un venticello leggero come la calunnia sussurra di come il Nostro si sia invaghito degli sceicchi o meglio dei loro abbondanti petroldollari. C’è chi dice 250 milioni di Euro: una quota del 30% del Milan in Arabia... (continua)

Finalmente qualcosa di nuovo (o di antico?) sotto il sole...


Finalmente è nato! Finalmente ce l’abbiamo! Dopo lunga e sofferta gestazione è nato il nuovo partito che si appresta ad affrontare con determinazione l’appuntamento al voto ormai vicino. Il logo che lo identificherà sulla scheda elettorale sarà la verde immagine della Gramigna infestans, erba che predilige terreni di sottobosco e sottomano e attecchisce ad hoc quando adeguatamente innaffiata con rivoli di denaro. Dopo tante rose nel pugno, ulivi rinsecchiti dalla siccità parlamentare e quant’altro di floreale pescato nell’orto botanico (leggi bottanico) della serra Italia, finalmente una sigla che parla chiaro: I.D.L. (Italia dei Ladroni)... (continua)

Nella puntata di martedì 25 il comico ha parlato, tra le altre cose, di forconi…

di Silvio Foini

Crozza è bravo, non c’è che dire, non voglio togliergli niente. Quando ha esordito rivolgendosi alla sfortunata Renata Polverini, appena dimessa, tra un frizzo e l’altro ha affondato la lama tagliente dell’ironia nel burro. E lei rideva. Forse non comprendeva lo sbeffeggiamento rivoltole con la sottile arguzia propria del comico genovese... (continua)

L’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi rappresentato come defunto in una teca di cristallo


Stamattina, vagabondando in internet, mi sono imbattuto in un video che a dir poco mi ha lasciato perplesso. Due buontemponi che rispondono al nome di Mario Ottocento e Antonio Carullo hanno realizzato un’opera che secondo loro sarebbe d’arte... (continua)

Il nipotino di Bersani e D’Alema e pronipote dell’ex zombie con i baffi, certo Occhetto di vetusta memoria, e di altri che amavano il rosso in cui campeggiavano falce e martello, ha imparato a camminare da solo e non rispetta i suoi nonni!


Matteo Renzi, l’enfant prodige, desidera seguire il piano di rottamazione auto di recente memoria per applicarlo all’evanescente PD. Ciò ha portato subbuglio nelle vecchie stanze e alla vecchia, seppur attuale, nomenclatura: “Ma chi è questo piccolo terremoto che vuol gettare tutto nella discarica politica, noi compresi?” si van domandando costernati l’un l’altro i vecchi del PD... (continua)

Dopo il grande “successo” riportato da Monti superMario al vertice U.E. contro la Cancellierona tedesca, il risultato è stato lo spread oltre 500. Figuriamoci fosse stato un insuccesso! Le minacce esibite da un’Italia che lascia l’Euro non spaventano nessuno e non inducono a più miti consigli né la grande Germania né l’ormai famigerata Bce. Ci si può domandare se ora il Silvione nazionale... (continua)

Evidentemente la gentile teutonica se l’era legata al dito quella dichiarazione ironica del nostro che la voleva poco desiderabile come gentil sesso. La signora si è affrettata quindi a smentire il rapporto cordiale con il nostro ex e potenziale futuro premier Berlusconi. L’Angelina ha fatto sapere per bocca del portavoce del governo tedesco Steffen Seibert di non aver più parlato con lui, però poi ha mitigato l’insofferenza palese affermando che quando avevano avuto occasione di lavorare insieme c’era stata un’ottima collaborazione italo-tedesca... (continua)

Quando tutto sembra perduto eccoli spuntare all’orizzonte. Vi ricordate nei film western il mitico “Settimo cavalleggeri” che arrivava, trombettiere in testa, a risolvere situazioni estreme e a salvare dal pericolo i buoni assediati dai bellicosi Sioux? Ecco, stessa scena anche se con panorami diversi: il palcoscenico è la vecchia Europa con tutti i suoi grossi guai, da ultima spiaggia; l’Italia, assieme ad altre indifese donzelle, sta per cadere vittima dei bruti ma... tre uomini si ergono a baluardo, ben decisi a farla finita una volta per tutte con i sopraffattori economici: tutti e 3 portano un unico nome di battaglia, Mario... (continua)

Il vecchio eroe di tante battaglie usciva dalla storia per entrare nella leggenda. Come in un buon vecchio film western, il pistolero se ne andava incontro ad altre avventure. Non sto parlando del mitico John Wajne ma di lui, il mitico Silvio. Intanto sono arrivati i “cattivi”, i freddi e glaciali sapientoni e ci hanno spogliato d’ogni avere alla maniera dello sceriffo di Nottingham. Solo che Robin Hood è andato in pensione! Ora noi villici siamo in mutande, raminghi in una terra sconosciuta e popolata da mostri che hanno nomi spaventosi: Spread, il leggendario divoratore... (continua)

La notizia è interessante perché Renzo Bossi si è laureato velocemente dopo studi "matti e disperatissimi" in un anno (2010), dopo essere stato bocciato all'Esame di Stato per tre volte consecutive. Cioè per prendere l'agognato diploma in Italia ci ha impiegato ben otto anni, in Albania invece ha conseguito la laurea in un solo anno. Nel diploma di laurea ci sono tutte le discipline (29), il numero di matricola (482), i crediti acquisiti (180) e la fotografia. Quello che non quadra è che a Tirana per conseguire quella laurea di "primo livello" occorrono per gli studenti locali tre anni, mentre il Trota ha fatto 29 esami nel giro di un solo anno. Un genio... (continua)