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martedì, maggio 31, 2016

Mafia. Vasta operazione nel palermitano: 33 arresti

33 ordinanze di custodia cautelare nell'ambito di una vasta operazione antimafia nel Palermitano. Le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione ai danni di imprese aggiudicatarie di appalti pubblici e altri reati aggravati dall'agevolazione del sodalizio mafioso. Sequestrati beni per 1,5 milioni di euro.

Una vasta operazione antimafia è in corso nel Palermitano. I carabinieri hanno eseguito 33 ordinanze di custodia cautelare, 24 in carcere e 9 ai domiciliari. Al centro degli arresti, i mandamenti di Trabia e San Mauro Castelverde, rispettivamente controllati dai boss Diego Rinella e Francesco Bonomo: l’operazione ha portato alla luce una serie di intimidazioni a imprenditori e politici. L'operazione è dei militari del gruppo di Monreale e della compagnia di Termini Imerese... (continua)
lunedì, maggio 30, 2016

Ministro Martina: "Estendiamo il protocollo Antoci sui territori"

"Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è al lavoro per estendere il "Protocollo Antoci" e rafforzare i sistemi di controlli per contrastare le infiltrazioni mafiose in agricoltura sui fondi europei e i terreni".

Il contrasto alla criminalità organizzata riparte dalla terra. Il malaffare sullo sfruttamento terriero garantisce alla Mafia consistenti introiti. Il caso Antoci insegna. Il Ministro Maurizio Martina in merito dichiara: "Stiamo lavorando per estendere sui territori il protocollo antimafia del Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, vittima di un agguato mafioso nei giorni scorsi. Siamo impegnati su due fronti: impedire l'accesso dei mafiosi ai fondi europei destinati all'agricoltura e accrescere i controlli sull'assegnazione di beni demaniali e sul possesso dei terreni"... (continua)
mercoledì, maggio 25, 2016

Mafia, sequestrati 15 Mln di beni a Catania

Duro colpo per Cosa Nostra. La Polizia di Stato di Catania ha sequestrato beni per oltre 15 milioni di euro riconducibili a Roberto Vacanti della Famiglia Santapaola.

Maxi operazione ai danni di Roberto Vacanti di 53 anni, esponente di spicco della Mafia catanese e nipote del capomafia storico, Benedetto Santapaola. Sequestrati beni immobili e mobili intestati a prestanome, ma riconducibili alla famiglia Santapaola-Ercolano, nonché un vasto parcheggio nell'area aeroportuale di Fontanarossa e molte aziende che gestiscono parcheggi, impianti sportivi, ristoranti, stabilimenti balneari e società del settore edilizio... (continua)
lunedì, maggio 23, 2016

1000 kg di tritolo per uccidere la giustizia, 23 anni fa la strage di Capaci

24 anni fa la morte di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli uomini della sua scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Morinaro, tre uomini, altre tre vite uccise dalla mafia. 3 Medaglie d'oro al valore civile, (nel video le parole di Antonio Montinaro)

Il 23 maggio 1992, 24 anni fa, il giudice Giovanni Falcone venne ucciso vicino a Capaci (PA) con quasi 1000 kg di tritolo mentre stava raggiungendo Palermo in auto. Con lui morirono la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e tre uomini della scorta: Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo. Oggi il ricordo della strage di Capaci e di tutte le vittime di mafia nella 'Giornata della legalità'.

La strage di Capaci, che tutti ricordano con dolore ma anche con passione civile e personale, con la passione per un uomo che ha combattuto contro un grande nemico invisibile... (continua)
lunedì, maggio 23, 2016

Palermo chiama e l’Italia risponde

Il 23 Maggio è una data particolare, non solo per il capoluogo siciliano ma per tutti coloro i quali credono che sconfiggere la Mafia sia ancora possibile.

di Dario Cataldo

In ricordo della strage di Capaci, a Palermo sono in cinquanta mila, tra ragazzi delle scuole e manifestanti di vecchia data. Diverse le personalità presenti, a cominciare dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale dall'aula bunker dell'Ucciardone di Palermo, incoraggia nella battaglia contro la criminalità organizzata... (continua)
sabato, maggio 21, 2016

Mancato arresto Provenzano: non costituisce reato

di Salvatore Borsellino 

Ne prendo atto.

Non costituisce reato in questo nostro sventurato paese rinunciare a catturare un latitante come Binnu Provenzano quando sarebbe stato possibile farlo, garantendogli così un ulteriore decennio di una già inverosimilmente lunga latitanza.
Non costituisce reato garantire ben 18 giorni di tempo a chi, dopo la sua cattura, doveva effettuare il trasloco della cassaforte di Totò Riina permettendogli addirittura di effettuare opere di ristrutturazione murarie e tinteggiatura delle pareti per nascondere ogni traccia... (continua)
sabato, maggio 21, 2016

Parco Nebrodi: cinquemila in corteo contro la Mafia

Il Predidente del Parco e vittima di un agguato ammette: "questa terra non ha bisogno di eroi ma di gente perbene".

Da Sant'Agata di Militello, in provincia di Messina, ha preso il via il corteo antimafia organizzato dai Sindaci dei Nebrodi e dalla Federazione antiracket italiana per testimoniare la propria solidarietà nei confronti del presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, vittima di un agguato. Presenti al corteo circa cinquemila persone, oltre 50 sindaci provenienti da tutta la Sicilia, associazioni antiracket, scuole... (continua)
martedì, maggio 10, 2016

La Rai Uno parla di antimafia con la fiction "Felicia Impastato"

Felicia Impastato, una storia di coraggio, impegno civile e determinazione quella andata in onda sulla la rete ammiraglia della Rai. 

di Fabio Gioffrè 

Lunetta Savino è estremamente convincente nel ruolo di una madre siciliana a cui è stato ammazzato il figlio, Peppino Impastato. L'impegno e la perseveranza di Felicia è trasposta nella fiction come nella realtà, come un passaggio di testimone ideale: il figlio barbaramente ucciso, che passa idealmente il vessillo della lotta alla mafia alla madre... (continua)
lunedì, maggio 09, 2016

Lotta alla Mafia, Grasso ricorda Peppino Impastato

Il presidente del Senato Pietro Grasso ricorda Peppino Impastato, il giornalista ucciso dalla mafia a Cinisi il 9 maggio 1978.

Giorno da ricordare quello odierno. L'eccidio di Aldo Moro, la festa dell'Unione Europea e l'assassinio di Peppino Impastato. Una giornata ricca, che rievoca la Storia degli ultimi decenni, tinteggiata dal sangue versato da eroi spesso dimenticati. In merito al giovane Giornalista originario di Cinisi dichiara il Presidente del Senato: "100 passi, ognuno dei quali compiuto a testa alta. Grazie a chi, a partire da quei passi coraggiosi, ha continuato a camminare giorno dopo giorno ispirandosi al coraggio e all'impegno di Peppino Impastato"... (continua)
venerdì, maggio 06, 2016

Napoli, Orlando: pm nel mirino della criminalità organizzata

Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, al termine del vertice sulla sicurezza a Napoli, ha lanciato l'allarme per le Procure e le forze dell'ordine: "sono diventate obiettivo della criminalità organizzata"

Per via della forte azione di contrasto svolta sul territorio, scatta l'allerta per coloro i quali combattono quotidianamente il crimine. A dichiararlo è il Guardasigilli Orlando che dalla città partenopea ha annunciato l'arrivo di nove auto blindate per i magistrati, entro l'estate. Inviati inoltre negli uffici giudiziari di Napoli "61 dei 700 addetti nazionali in mobilità, ed entro l'anno saranno 100". Infine un nuovo carcere da 1200 posti nell'area di Nola... (continua)
giovedì, maggio 05, 2016

Gli uomini mentono ma le intercettazioni NO. E Pino Maniaci?

Le intercettazioni fatte dai carabinieri di Partinico, coordinati dalla Procura distrettuale di Palermo, svelano la verità sull’eroe antimafia di Telejato: non era minacciato dai boss, ma dal marito della sua amante, che gli avrebbe bruciato l'auto e impiccato i cani. Pino Maniaci per anni ha detto: "Sono perseguitato dalla mafia, per le mie inchieste".

Editoriale di Fabio Gioffrè

Più di una volta dalle pagine del mio quotidiano mi sono schierato in difesa e solidarietà per Pino Maniaci, nella convinzione, senza ombra di dubbio, che il Direttore di Telejato fosse un eroe dei nostri tempi. Ho ammirato il coraggio di Maniaci; per me era il prode giornalista siciliano che usa la sua modesta emittente televisiva, per denunciare pubblicamente i mafiosi e i loro loschi traffici.  Denuncia dopo denuncia, con mirabile determinazione, il giornalista paladino dell'antimafia ha resistito a decine di minacce di morte rivolte direttamente a lui e alla sua famiglia ... (continua)
lunedì, aprile 25, 2016

Mafia: agguato a Gela, colpito un pregiudicato

Agguato di stampo mafioso, domenica sera, intorno alle 21,30, nel centro storico di Gela. 

Tentato omicidio nel centro di Gela, in Sicilia. Colpi di pistola contro un uomo di 32 anni, Gaetano Marino, con precedenti per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti. L'agguato è scattato lungo il Corso Vittorio Emanuele, a pochi passi da Piazza Umberto, in quel momento gremita di gente per la "Festa dell'Abbondanza". C'è stato un fuggi-fuggi generale. A soccorrerlo è stata una volante della polizia che transitava sul corso dove a quell'ora è in vigore l'isola pedonale... (continua)
venerdì, aprile 08, 2016

Il magistrato Raffaele Cantone: "La mafia spara di meno, ora corrompe"

"C'è un oggettivo momento di stanchezza nella lotta alla mafia". 

Lo ha affermato il presidente dell'Autorità Anticorruzione, Cantone, a 'Porta a Porta'. "C'è una crisi drammatica all'interno dell'antimafia sociale", ha spiegato. "Se si abbassa il livello di attenzione la mafia è in grado di riprendere a marciare"."La mafia dei 'colletti bianchi' spara sempre meno,utilizza la corruzione più dell'intimidazione"."Il potere è minacciato o comprato dalla mafia,che così se lo fa amico e lo porta dalla sua parte", ha precisato Cantone... (continua)
mercoledì, aprile 06, 2016

Salvatore Borsellino commenta con sdegno la messa in onda dell'intervista a Salvo Riina

Le parole di Salvatore Borsellino sulla scelta di Rai Uno di mandare in onda l'intervista al figlio del capo del capi della mafia. 

"Avrei preferito non dovere scrivere queste righe, avrei preferito non essere costretto ad essere assalito dal senso di nausea che ho provato nel momento in cui ho dovuto leggere che il figlio di un criminale, criminale a sua volta, comparirà questa sera nel corso di una trasmissione della RAI, un servizio pubblico, per presentare il suo libro, scritto, come dichiarerà lui,"per difendere la dignità della sua famiglia". Di quale dignità si tratti ce lo spiegherà raccontandoci come, insieme a suo padre, seduto in poltrona davanti alla televisione, abbia assistito il 23 maggio e il 19 luglio del '92 allo spettacolo dei risultati degli attentati ordinati da suo padre per eliminare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino... (continua)
mercoledì, aprile 06, 2016

Vespa giustifica la sua intervista a Salvo Riina: conoscere mafia per combatterla

In onda su Rai1 la discussa intervista al figlio di Totò Riina. 

Salvo Riina: "Non lo condivido, perché è mio padre, mi hanno portato via mio padre, non potrei condividerlo". "Tra poco trasmetteremo l'intervista a un mafioso. E' Salvo Riina, il figlio di Totò Riina, capo dei capi della mafia". Così Bruno Vespa all'inizio di Porta a Porta lancia l'intervista a Riina jr e sottolinea: "Un ritratto sconcertante, certo, ma per combattere la mafia - che tuttora è potente e gode di protezione diffuse- bisogna conoscerla. E per conoscerla meglio c'è bisogno a nostro avviso anche di interviste come questa" conclude Vespa... (continua)
giovedì, marzo 17, 2016

Mafie, nuove mafie e corruzione strutturale: Parla Michele Prestipino

Il Master universitario in “Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione” (APC), con il patrocinio dell’Università di Pisa, ha organizzato il 10 marzo 2015 una lectio magistralis del dott. Michele Prestipino, procuratore aggiunto presso la Procura di Roma. 

di Lorenzo Carchini  

Sinistraineuropa - Il seminario ha avuto come tema “mafie, metodo mafioso e corruzione nei più recenti sviluppi giudiziari” e si è svolto presso l’aula magna di Palazzo Matteucci, Pisa. Il dott. Michele Prestipino, già in servizio presso le procure di Palermo e Reggio Calabria, si è occupato di recente dell’inchiesta “Mondo di Mezzo”, che ha svelato la perversa rete di relazioni tra politici, amministratori pubblici e imprenditori e criminali capaci di soffocare la città di Roma... (continua)
venerdì, febbraio 19, 2016

Camorra e nuova Scampia, un ex boss su Radio 24

Senza scuola, nel parco verde 500 bambini ancora piu' a rischio reclutamento. 

"Quando non avevo la scuola, andavo a fare rapine. Chiudere la scuola significa consegnare ancora di più i bambini al ‘Sistema’”. A parlare così a Storiacce su Radio 24 della soppressione dell' Ic Viviani-Papa Giovanni del Parco Verde di Caivano, nel napoletano, è un ex affiliato alla camorra, Bruno Mazza, ora volontario lì con l'associazione Un'infanzia da vivere . Alla nuova Scampia, al grande supermarket della droga, nel pieno della Terra dei Fuochi, e all'allarme creato dall'ordinanza con la soppressione dell’Istituto, è dedicata la puntata di Storiacce di Raffaella Calandra in onda sabato 19 febbraio ore 21.30... (continua)
martedì, agosto 18, 2015

Assegnata la scorta a Lucia Borsellino

Per l'ex assessore alla Salute auto blindata e due agenti 

Il Comitato per l'ordine e la sicurezza del ministero dell'Interno ha assegnato la scorta a Lucia Borsellinmo, l'ex assessore alla Salute della Regione Sicilia. Il Viminale ha disposto che la figlia del giudice Paolo Borsellino usi un' auto blindata scortata da due agenti. Lucia Borsellino è stata nelle scorse settimana al centro di polemiche dopo che un settimanale aveva riferito di intercettazioni telefoniche con frasi minatorie nei suoi confronti... (continua)
mercoledì, luglio 15, 2015

Roma, si dimette il vicesindaco Nieri e nuove minacce per il sindaco Marino

Luigi Nieri ha rassegnato le sue "irrevocabili dimissioni dalla carica di vicesindaco di Roma". 

Lo scrive lo stesso Nieri sul suo sito, spiegando di aver rimesso l'incarico al sindaco Marino. "La mia è una decisione personale, non improvvisa e non dettata da ragioni oscure,né da nauseanti ragionamenti politicistici", scrive Nieri. "Certi poteri, certe realtà, che hanno sempre avuto interessi sulla città...hanno fatto di me il bersaglio perenne di attacchi", senza essere "mai sfiorato dalle indagini di Mafia Capitale"... (continua)
lunedì, dicembre 22, 2014

Mafia a Roma: la Procura chiede il 41bis per Massimo Carminati

La procura di Roma chiede al ministero della Giustizia di applicare il carcere duro, secondo quanto dispone l'articolo 41bis.

La procura di Roma chiede il 41bis per Massimo Carminati, il principale indagato nell'inchiesta Mafia Capitale. Sarà il ministero della Giustizia a decidere sul carcere duro per l'ex esponente dei Nar e poi componente della banda della Magliana. Il provvedimento, se sarà accolta la richiesta, sarà comunicato al carcere di Tolmezzo in provincia di Udine dove per ragioni di sicurezza.
A breve la richiesta di applicazione del cosiddetto 41 bis da parte di piazzale Clodio arriverà al dicastero della Giustizia... (continua)


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