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sabato, dicembre 10, 2016

Tutti i generali del Presidente

Perché Trump sta mostrando tanto interesse nei confronti dei militari per la sua Amministrazione? Le ragioni sono pragmatiche e politiche.

di Lorenzo Carchini

Donald Trump, sin dalla campagna elettorale, non ha sempre avuto gran riguardo per i militari. "Dell'Isis ne so più io dei generali", disse pochi mesi fa. A Settembre accusò Obama e Hillary Clinton di aver ridotto i militari ad un livello che il Generale Patton si sarebbe ribaltato nella tomba. Dopodiché fece marcia indietro, ammettendo di tenere in grane considerazione per l'esercito e di aver piena fiducia nei comandanti... (continua)
mercoledì, dicembre 07, 2016

Le crepe della democrazia dopo venticinque anni di crisi. Intervista a Marco D’Eramo

In questa prima puntata della lunga intervista alla storica firma del Manifesto e di Micromega, tra i più raffinati analisti politici internazionali, la cronaca, con la morte di Fidel Castro, ed un viaggio alle radici della crisi del sistema americano.

Intervista di Lorenzo Carchini

La cronaca ci ha mostrato molti sconvolgimenti dall'ultima volta in cui abbiamo avuto ospite Marco D'Eramo. Allora era caduta Dilma Rousseff, in Brasile, la scorsa settimana, invece, la morte di Fidel Castro a Cuba. Il mondo ha perso una delle figure più rappresentative del XX secolo, un simbolo dell'età postcoloniale e della Guerra Fredda. Una storia complessa che non può essere giudicata, come colpevolmente si è cercato di fare, nel giro di pochi giorni. Ma di fatto, come ricorda il nostro ospite, Castro politicamente era già "morto": "come quei potenti mantenuti vivi al di là della loro vita stessa"... (continua)
sabato, novembre 19, 2016

Stati Uniti, storie dalla Trump University: la fallita accademia per immobiliaristi

Accordo per chiudere la battaglia legale: il presidente eletto pagherà 25 milioni per liberarsi dello scandalo più ingombrante prima dell'insediamento. Come funzionava il sistema.

di Lorenzo Carchini

Si chiude con un'intesa tra le parti la battaglia legale sulla Trump University. Il presidente eletto ha acconsentito a pagare 25 milioni di dollari di risarcimenti per mettere fine a tre cause legali relative alla sua defunta accademia per investitori nel settore immobiliare. L'accordo, annunciato dal procuratore generale Eric Schneiderman, risolverà due class action in California e una causa civile da lui stesso promossa... (continua)
venerdì, novembre 18, 2016

Auto, Volkswagen taglia 23mila posti in Germania. Negli Usa scontro Ford-Trump

Azienda tedesca presenta il piano: investimenti per 3,5 miliardi di euro, ma i posti tagliati in tutto saranno 30mila. Negli Stati Uniti, Trump rivendica lo stop al trasferimento della fabbrica del Kentucky in Messico, ma il progetto non c'è mai stato.

Il presidente di Volkswagen Herbert Diess, ha presentato a Wolfsburg il piano sul futuro, frutto dell'accordo con il consiglio di fabbrica che prevede il taglio di 30.000 posti di lavoro globali, di cui 23.000 in Germania. Vw investirà invece 3,5 miliardi di euro nell'elettromobilità e nella digitalizzazione, con 9.000 posti di lavoro nuovi nel settore del software. Una ristrutturazione radicale "per renderla pronta al grande cambiamento che affronterà il settore dell'auto", ha aggiunto... (continua)
mercoledì, novembre 16, 2016

Stati Uniti, amministrazione Trump al rebus nomine

La prima sfida dell'amministrazione è proprio con il Partito Repubblicano. Il fronte si spacca su Rudolph Giuliani.

Trump Tower, 5th Avenue, Manhattan. Qui da giorni il neo presidente eletto Donald Trump ed il suo vice Mike Pence si sono trincerati in fitti colloqui per decidere la squadra di governo per i prossimi quattro anni di amministrazione. Le porte sono chiuse, ma l'atmosfera che dai piani alti arriva alla strada è che le diverse anime politiche che hanno portato all'elezione del tycoon adesso siano adesso in aperta collisione, sulle nomine e sulle caselle da riempire... (continua)
martedì, novembre 15, 2016

Ilhan Omar, la nuova "voce dei musulmani" nell'America di Trump

Per la prima volta una donna musulmana di origine somala entra nella Camera dei Rappresentanti. Dai campi profughi a Washington, da lei comincia la risposta dell'altra America.

di Lorenzo Carchini

Il suo volto sorridente è stato forse il miglior antidoto contro le tensioni causate dall'elezione a sorpresa di Donald Trump. Martedì, il giorno in cui il candidato repubblicano è diventato il 45° presidente degli Stati Uniti, una giovane donna musulmana dalla pelle nera è diventata la prima donna somala eletta alla Camera dei rappresentanti ... (continua)
lunedì, novembre 14, 2016

Stati Uniti, continuano le proteste Anti-Trump

Da cinque giorni, una parte del paese è scesa in strada contro la vittoria di Donald Trump alle elezioni. Il neo eletto presidente: "Non abbiate paura", ma al programma "60 minutes" annuncia: "Via 3 milioni di clandestini".

I dimostranti hanno continuato a marciare, ieri, contro l'elezione di Donald Trump, si tratta del quinto giorno di manifestazioni inscenate in città come New York, Los Angeles, San Francisco, Chicago e Portland. Il Paese resta, così, profondamente diviso, con moltissimi elettori democratici che si rifiutano di riconoscere la vittoria del tycoon. La protesta, non priva di tensioni, si è allargata anche nelle periferie. Una ventina di arresti a Portland, dove si sono registrate le proteste più violente... (continua)
sabato, novembre 12, 2016

"Deal with it", lezioni dal voto americano

Per raccogliere a pieno le lezioni ed i segnali che gli Stati Uniti hanno dato al mondo ci vorranno probabilmente anni. Alcuni punti, però, possiamo fissarli sin da subito.

di Lorenzo Carchini

In attesa di vedere quale sarà la squadra di governo dell'amministrazione Trump, ancora dobbiamo scrollarci di dosso le sensazioni della lunga e faticosa campagna elettorale 2016. Prima che escano i dati definitivi e si possa tracciare un profilo certo del voto di martedì, avviando un'analisi che ci accompagnerà per i prossimi anni, vale la pena fissare alcuni punti. Otto insegnamenti da oltreoceano... (continua)
giovedì, novembre 10, 2016

Trump Day 1, negli Stati Uniti si temono le tensioni razziali

Da tutto il paese arrivano notizie di tensioni ed attacchi. Svastiche, KKK, minacce e aggressioni, così riemergono i rischi di uno "sharp spike in hate crimes".

Nonostante il neo eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump sin dal discorso della vittoria abbia cercato di limare le proprie posizioni, cercando di mostrarsi più "presidenziale", invece che "outsider", nel resto del paese si assiste ad un aumento delle tensioni razziali che rischiano di traboccare, facendo riaffiorare paure mai definitivamente seppellite... (continua)
mercoledì, novembre 09, 2016

Trump presidente, esultano le destre europee

Dalla Le Pen a Putin, la politica si schiera, ma si cerca la concordia. Il riconoscimento anche da Matteo Renzi: "Collaboreremo con lui".

La prima è stata Marine Le Pen,leader del Front National francese: "Felicitazioni al nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al popolo americano, libero!". Nessuno voleva ancora scoprirsi, ma il risultato era già sotto gli occhi di tutti: Trump ha vinto e, agli occhi del mondo, l'establishment - rappresentato da Hillary Clinton - ha perso. Un ritiro in buon ordine salutato come l'avvenire di un nuovo percorso politico... (continua)
mercoledì, novembre 09, 2016

L'America ha scelto, Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti

Vittoria negli stati chiave, la rivincita del tycoon newyorkese, dopo una campagna tra le più basse che il paese ricordi. La Clinton si trincera dietro il silenzio, mentre lo staff invita i sostenitori ad "andare a casa". Crollano i mercati.

Mentre scriviamo Donald Trump tiene il suo primo discorso da presidente degli Stati Uniti. Chi mai lo avrebbe previsto? Eppure eccolo in diretta avvicinarsi al microfono e dire le sue prime parole. Intanto, sempre a New York, il quartier generale di Hillary Clinton si è mestamente svuotato. E' stata una notte che ha cambiato non solo la presidenza, ma un'intera storia politica, con un outsider capace non solo di scalare il Partito Repubblicano, ma anche di conquistare la Casa Bianca... (continua)
martedì, novembre 08, 2016

Stati Uniti, Trump-Hillary: il giorno della verità. Il voto degli ispanici sarà decisivo

Nell'Election Day, Clinton in vantaggio ma il miliardario newyorkese non molla. Sarà il voto dei "Latinos".

di Lorenzo Carchini

L'America al voto. E' il momento della verità dopo la campagna elettorale più divisiva e velenosa che si ricordi negli ultimi decenni. Le visioni che si sfidano sono totalmente opposte e l'esito è abbastanza incerto da rendere l'attesa snervante per gli americani. Sarà il voto dei "Latinos", il "gigante dormiente" dell'elettorato, una forza destinata ad avvicinarsi sempre più alla politica... (continua)
lunedì, novembre 07, 2016

Twitter "down", il blocco dagli Stati Uniti al Giappone

Il picco dalle 6 alle 8 di stamani. Colpito anche Wikileaks. Segnalazioni in vari Stati d'America e a poche ore dal voto per il presidente si temono cyberattacchi.

Impossibile accedere a Twitter da sito e mobile: è accaduto questa mattina, in diversi Paesi, con un picco di accessi negati alla piattaforma tra le ore 6 e le 8. Il blocco è avvenuto dopo la mezzanotte sulla costa est degli Stati Uniti, in particolare nell'area di New York, e sulla costa ovest, in California, proprio a ridosso delle elezioni presidenziali, aumentando i timore per nuovi attacchi informatici che possano condizionare il voto... (continua)
lunedì, novembre 07, 2016

Stati Uniti, Mailgate: Hillary Clinton non sarà incriminata

Indagine chiusa: nessun illecito da parte dell'ex first lady. Il direttore Fbi: "Valgono le conclusioni di Luglio". La candidata: "Soddisfatta". Trump: "Protetta da un sistema truccato".

Ultimo colpo di scena a ormai poche ore dal voto che deciderà il futuro inquilino della Casa Bianca. Al centro la nuova lettera del numero uno dell'Fbi, James Comey, al Congresso. Una lettera in cui certifica, senza giri di parole, che l'indagine sulle email di Hillary Clinton è chiusa. Tutte sono state esaminate, senza che sia stata trovata traccia di illeciti. Dunque nessuna richiesta di incriminazione dell'ex segretario di stato... (continua)
mercoledì, novembre 02, 2016

Stati Uniti, bufera sul direttore Fbi

Per il New York Times "ha infranto la prassi" sulle inchieste riguardanti la Fondazione Clinton ed il capo campagna di Trump.

La bomba del Mailgate rischia di scoppiare in mano al direttore Fbi James Comey. La decisione di rendere nota la nuova inchiesta sulle email collegate a Hillary Clinton avrebbe infranto una prassi seguita anche la scorsa estate, quando il dipartimento di giustizia e lo stesso Fbi concordarono di non rivelare le due inchieste, una sulla fondazione Clinton e un'altra sull'allora presidente della campagna di Donald Trump, per non interferire nelle elezioni... (continua)
sabato, ottobre 29, 2016

Usa, Fbi riapre le indagini sulle email della Clinton

Per verificare se contenevano materiale classificato. Trump: "Si sta ponendo rimedio a tutti gli orribili errori fatti".

La corsa alla Casa Bianca si deciderà fra due settimane, ma proprio quando i giochi sembravano ormai fatti, ecco il colpo di scena che potrebbe cambiare le carte in tavola. James Comey, il direttore dell'Fbi, ha fatto sapere in una lettera a membri del Congresso che verranno riaperte le indagini per controllare nuove mail relative ad Hillary Clinton, con l'obiettivo di verificare se contenevano materiale classificato... (continua)
venerdì, ottobre 21, 2016

Maxi attacco hacker, colpiti siti come Twitter, New York Times e Spotify

Il blocco è durato circa alcune ore, il traffico è tornato regolare. Centinaia i siti colpiti. Per il Financial Times, anch'esso tra le vittime: "Un enorme cyber attacco".

Un enorme blackout ha colpito il traffico di centinaia di siti web, soprattutto per gli utenti internet della costa est degli Stati Uniti, compresi quelli di Twitter, Financial Times, Spotify, Reddit, e-Bay e New York Times. I server presi di mira sarebbero stati quelli della società Dyn, come riferisce in una nota Scott Hilton, vice presidente esecutivo dell'azienda, per opera di pirati informatici che hanno mandato in tilt il sistema provocando un sovraccarico di traffico... (continua)
giovedì, ottobre 20, 2016

Usa, ultimo dibattito Trump-Clinton con sorpresa. Il tycoon: "Non so se accetterò il voto"

Secondo Cnn, duello a Hillary. Il livello dell'ultimo dibattito è calato passo dopo passo fino ad un grottesco testa a testa fra scandali, etichette ed accuse reciproche.

Un Donald Trump sugli scudi ha sparato le sue ultime cartucce nell'ultimo dibattito presidenziale stanotte, in particolare muovendo la sua ultima sfida all'intero sistema: se, infatti, dovesse perdere le elezioni, potrebbe non riconoscere la sconfitta, accusando il sistema di essere truccato. A precisa domanda, il tycoon ha detto: "Vi terrò in suspense". L'avversaria, Hillary Clinton, ha definito la provocazione "orribile", accusandolo di "offendere la democrazia"... (continua)
martedì, ottobre 18, 2016

Stati Uniti, la Clown Hysteria invade il paese

Da mesi numerose le apparizioni di clown spaventosi che fanno rivivere le paure e gli incubi notturni di Pennywise.

di Lorenzo Carchini

Chi da piccolo non ha guardato sotto il letto per accertarsi che non ci fosse nessuno, oppure doveva lottare per intere notti con quel quadro di un pagliaccio nel buio di una cameretta? E quel burattino proprio sopra il tuo letto, si è mosso? Nel corso degli ultimi mesi, alcuni clown spaventosi stanno letteralmente terrorizzando gli Stati Uniti, con apparizioni in quasi tutti gli stati... (continua)
domenica, ottobre 16, 2016

Uno Studio Ovale con vista sul Cremlino

Chiunque vincerà le elezioni americane dovrà fare i conti con la Russia, e non sarà semplice. In gioco ci sono le relazioni fra due dei principali colossi mondiali. Per i russi, se Donald Trump è considerato un uomo privo di risposte, Hillary Clinton preoccupa ancora di più per la sua storia. Le elezioni viste dagli Urali.

di Lorenzo Carchini

L'ultima volta che un sondaggio indipendente, quello di Levada, ha analizzato le opinioni dei russi sui candidati presidenziali statunitensi era Agosto. Appena il 12% affermò di seguire la corsa con interesse, ben il 73% ammetteva di averne soltanto sentito parlare. Tra coloro che maggiormente avevano seguito la vicenda, il 39% vedeva in Trump il miglior presidente nell'interesse russo, solo il 15% per Hillary. Dati che confermavano le previsioni ufficiali di Luglio: il 34% degli "informati" prevedeva dei rapporti Usa-Russia migliori sotto il tycoon newyorkese, piuttosto che con l'ex First Lady (6%)... (continua)


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